Battaglia per le rive d’oro «Troppe gondole e abusi»
Un pontile per lo sbarco a San Zaccaria trasformato in stazio per i turisti. Due barriere fuori del rio per ricavare nuovi spazi acquei. E un’ordinanza del 2014 mai fatta applicare. Ce n’è abbastanza, secondo gli esponenti del Comitato per la sicurezza del traffico acqueo, per presentare un esposto alla Procura. «Se quelle barriere non verranno rimosse e l’ordinanza non sarà applicata ci rivolgeremo alla magistratura», annuncia il presidente della cooperativa motoscafi Serenissima Luigi Garizzo.
Si riaccende la battaglia per le rive di San Marco. Luoghi sempre più intasati dal turismo, che valgono come l’oro. Ma anche luoghi interessati dall’emergenza sicurezza. Nel corso dell’assemblea pubblica dell’altra sera in sala San Leonardo sono stati in molti a ricordare la necessità di un intervento urgente. «Bisogna garantire le condizioni di sicurezza in quel luogo», dice il gondoliere Marco Zanon, «nella scorsa stagione abbiamo rischiato più volte il rovesciamento».
Il punto è che in pochi metri quadrati sono concentrati i pontili dei vaporetti Actv e di Alilaguna, gli stazi gondole Danieli e Molo, i motoscafi delle cooperative taxi. «Ma è molto strano», dice il presidente della Municipalità Andrea Martini, «che un’ordinanza firmata nell’aprile 2014 dal dirigente dell’Ufficio Mobilità e dell’Ente Gondola Loris Sartori non sia mai stata applicata». Prevede la riduzione del numero di gondole in uscita dal rio del Vin, al Danieli. «Invece non è successo nulla, anzi le gondole sono aumentate», dice Garizzo, «basterebbe controllare con il sistema Argos, e si vedrebbe che quella ordinanza non viene mai rispettata». Risultato, secondo il Comitato, «la sicurezza a rischio».
Ma i gondolieri non ci stanno. «Perché non sono andato? Perché abbiamo già un tavolo aperto con l’amministrazione e il dialogo è buono», dice Aldo Reato, presidente dei bancali e dunque dell’intera categoria. Quanto alle gondole, «sono il deterrente naturale contro il moto ondoso, mi sembra ridicolo che diamo a loro la responsabilità dell’emergenza traffico».
Reato ricorda che i gondolieri hanno proposto di intensificare i controlli con postazioni fisse a San Giorgio, a Rialto e Ferrovia. «Se ci sono i controlli non servono altre ordinanze e altri divieti», dice.
Per dimostrare la collaborazione della categoria con la città, Reato ricorda come sia stato ripristinato il traghetto di Riva del Vin, chiuso per quattro anni. Sarà riaperto a breve anche quello della Dogana e la prossima settimana quello di San Tomà, interessato da lavori di manutenzione. (a.v.)
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