«Basta odio, vorrei incontrare i Rizzi»

Mala del Brenta. Il video-messaggio del mestrino Manca, che partecipò al delitto di due dei fratelli veneziani

Una mano tesa verso i fratelli Andrea e Alessandro “Doic” Rizzi e le scuse - anche se lui non partecipò a quella tragica rapina al treno del 13 dicembre 1990 - per la morte di Cristina Pavesi. Giampaolo Manca, l’ex affiliato alla Mala del Brenta, in un video-messaggio pubblicato su facebook, prova a lanciare un messaggio di pace, dopo che della stagione della Mala del Brenta e delle sue ripercussioni sull’oggi si è tornati a discutere dopo l’intervista del nostro giornale all’ex Boss Felice Maniero. Manca, 64 anni a giugno, di cui 33 trascorsi in carcere e ora in comunità a Rimini, è tra i membri della banda che partecipò al delitto, lungo le rive del Brenta, degli altri due fratelli Rizzi: Maurizio e Massimo, che gestivano il traffico di droga a Venezia e furono uccisi nel marzo del 1990. I fratelli Rizzi, proprio nei confronti di Manca, accusato di aver partecipato all’omicidio, hanno speso parole molto dure: «Uno dei più sporchi traditori». «Dice che a lui piacerebbe chiedere scusa. L’ha mai fatto?». Nel messaggio pubblicato su facebook ora Manca tende una mano. Con una premessa: «E’ un tasto molto doloroso, non ho mai detto nulla perché capisco l’altra parte. Nemmeno tento a chiedere il perdono, vorrei farlo, ma so che non me lo darebbero mai». Manca dice di essere rimasto ferito dalle loro parole, ma poi spiega: «Se io non lo facevo, sarei stato ucciso anch’io». E ancora: «Sarebbe bello un giorno poterci trovare, parlare serenamente, so che non è facile, li capisco. Ma questa storia deve andare avanti tutta la vita? E’ accaduto, non voglio tirare fuori cose vecchie ma quella era la nostra vita, non era un gioco, sapevamo a cosa potevamo andare incontro. Mi rivolgo al più vecchio dei fratelli: era un gioco? Non lo era». E ancora: «Basta con l’odio che genera odio». Manca nel video chiede anche scusa per la morte di Cristina Pavesi, la studentessa di Conegliano deceduta a 22 anni mentre stava tornando a casa nel corso dell’assalto al vagone postale del Milano-Venezia a Vigonza da parte della banda Maniero. Manca nei giorni scorsi aveva scritto in un post, dialogando con Michela Pavesi, zia di Cristina. «Vorrei esprimere, se la Signora vorrà accoglierle, le mie condoglianze per tutto quello che è accaduto, e chiederle perdono considerando che un lontano tempo anch’io facevo parte di quella brutta cosa». Scuse che la zia di Cristina ha accolto: «Nulla può cambiare la realtà, nulla può ridare la gioia di riavere Cristina, ma queste parole sono come gocce salutari di rugiada. Credo che in ognuno di noi ci sia il Bene e quello che lei mi dice può essere un segno».

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