«Basta incidenti sul Brenta servono regole più severe»

L’appello della Federconsumatori dopo la disavventura di mercoledì a Stra Restano gravi i turisti feriti che hanno picchiato la testa contro il ponte

STRA. «Chi gestisce un servizio turistico del transito dei battelli come quello che da anni c’è sul Naviglio del Brenta deve prendere tutte le precauzioni possibili affinché questi incidenti non accadano. Non ci si può affidare alla buona sorte o alla buona volontà dei passeggeri di abbassare la testa». A dirlo è il referente dei Federconsumatori della Riviera del Brenta e del Miranese, Alfeo Babato, che è rimasto sconcertato dal l’incidente che ha coinvolto mercoledì mattina cinque turisti di cui due gravi e ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Mestre.

Tutto è capitato quando il battello a due piani “Rialto” della società “Associazione di Navigazione Padovana”, comandato da Antonio Dalla Riva, stava procedendo in direzione Venezia con il suo abituale carico di turisti. All’altezza del ponte di Paluello di Stra sul ponte superiore del battello c’era una trentina di passeggeri. La guida turistica ha avvertito in varie lingue i turisti, molti dei quali stranieri, che in prossimità del ponte si sarebbero dovuti chinare. Alcuni di loro, però, forse distratti dalle bellezze del paesaggio e dalle ville della Riviera da ammirare, non hanno fatto particolare attenzione al richiamo e al passaggio del battello sotto il ponte hanno sbattuto violentemente la testa. Un anziano turista italiano di 76 anni, grave, è stato condotto d’urgenza all’ospedale dell’Angelo di Mestre dopo aver riportato traumi a capo e torace: si trova attualmente in prognosi riservata. Una coppia, marito e moglie, entrambi italiani, lui grave, lei ferita lievemente, invece, è stata portata all’ospedale di Padova. Le condizioni dell’uomo ieri mattina sono migliorate. Altri due feriti invece si trovano all’ospedale di Dolo: un ragazzo tedesco con frattura a un braccio e un francese di circa 60 anni.

La notizia ha creato molte perplessità sia fra gli operatori turistici che tra i sindaci dell’area che rilasciano anche le licenze di navigazione per i battelli.

Ora si vorrà capire se ci sono state violazioni delle normative legate al trasporto. «Non basta dire ai turisti», dice Babato, «di abbassare la testa. Se c’è quel pericolo non si fanno andare sul terrazzo fino a quando il ponte non è stato attraversato, visto poi che tutti gli altri ponti sul Naviglio non hanno questo problema». Per Adelino Carraro, vicepresidente dell’Ascom e da anni promotore del turismo in Riviera anche con l’ausilio dei battelli sul Brenta per visitare le ville, si è trattato di un incidente di percorso: «Si tratta di operatori con grandi professionalità al loro servizio. Si è trattato di un caso sfortunato e auguro ai turisti una pronta guarigione».

Alessandro Abbadir

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