«Basta degrado e vandalismi»
Una piazza che perde pezzi ovunque. E poi: vandalismi, furti, verde pubblico poco curato, ma anche pantegane e un senso generale di abbandono. È questo il quadro, tutt’altro che rassicurante, emerso dall’assemblea cittadina organizzata ieri mattina dal comitato sorto in rione Pertini.
Un centinaio le persone, di ogni età, che si sono date appuntamento alle 10 sulla piazzetta “della vergogna”. Perché dopo tanti anni non ha neppure un nome ma solo tantissime pecche, segno anche di una scarsissima manutenzione.
«I politici qui si sono visti solo quando hanno avuto bisogno dei voti», sbotta Milvia Zunino. «Sono arrivata dalla Liguria, e una volta era un quartiere dignitoso. Poi è stato un continuo degrado». La signora Lalla aggiunge: «Abito qui da 34 anni, e sarei disposta a pagare di tasca mia per veder montate delle telecamere. Veritas deve fare di più tra cura del verde e raccolta rifiuti, ma i giovani devono essere educati dalle famiglie. Nel parco di via Gavagnin non sono gli extracomunitari a sporcare, ma i nostri ragazzi».
In linea con la signora Gabriella che rincara: «Basta dare le colpe gli stranieri, qui a fare gravi danni sono i ragazzini che abitano nel quartiere. E non si vedono mai i vigili urbani. Nessuno controlla le case sfitte, e sui terrazzi ci sono nidi di vespe molto pericolosi». Nel rione Pertini abitano 5 mila persone, 600 sono le case comunali e un centinaio quelle dell’Ater. Molte sono chiuse e sfitte da anni. Altre, come documentato da La Nuova nei giorni scorsi, sono state perfino murate dopo le continue intrusioni.
E la gente chiede sicurezza. «Più volte abbiamo chiamato Insula per protestare per le case sfitte, e ci hanno chiesto di smetterla e di scrivere una mail», afferma Elisabetta Candian. «Ma poi c’è anche il problema dei grossi cani senza guinzaglio e museruola, e dei padroni che non raccolgono gli escrementi».
Luigi Pugliese aggiunge: «Da giorni chiamo il Comune per la derattizzazione nell’area verde dietro via Ponti. Ci giocano i bambini, ma è pieno di pantegane. Se non interviene qualcuno andrò a denunciare la cosa alle forze dell’ordine». «Rispetto a 30 anni fa è tutto peggiorato», osserva Pietro Veclani, «c’era più sicurezza e non servivano inferriate alle finestre. Non c’erano abusivi e la gente stava bene. Da 10 anni ci sentiamo abbandonati da tutte le istituzioni, ma non siamo cittadini di serie B».
Un’altra signora chiede che sia creato un percorso per disabili tra la piazzetta e il parco giochi di bambini, altri che vengano fatte le dovute potature agli alberi. Un’anziana se la piglia con il Comune anche per la manutenzione dell’illuminazione pubblica. «Se hanno cambiato le lampadine era solo perché conoscevamo qualcuno, altrimenti si restava al buio».
Giorgio Rocelli conclude: «Entro 15 giorni andremo in Comune con le nostre proposte, perché il degrado è sotto gli occhi di tutti e l’Amministrazione deve fare qualcosa. La gente non ne può più della situazione che sta vivendo».
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