«Basta con i mendicanti in chiesa e nei cimiteri»

Spinea. L’ex sindaco Tessari chiede un giro di vite contro l’accattonaggio molesto Checchin: non serve una nuova ordinanza, ci sono già i regolamenti di polizia

SPINEA. Mendicanti tra i fedeli in lacrime ai funerali, mentre attendono il feretro nel sagrato della chiesa o in cimitero. A Spinea l’accattonaggio, se non è molesto, diventa quantomeno inopportuno. A denunciarlo sempre più cittadini, a pochi giorni dalla commemorazione dei defunti e dal prevedibile assalto ai cimiteri, di parenti ma anche di questuanti. Adesso sulla questione interviene duramente anche il consigliere comunale ed ex sindaco Claudio Tessari, che ha scritto al sindaco Silvano Checchin e ai comandanti di polizia locale e carabinieri per sollecitare un giro di vite e l’emanazione di un’ordinanza sindacale che vieti l’accattonaggio in città, soprattutto nei luoghi sacri. «È ora di dire basta», afferma Tessari, «dopo i ripetuti episodi segnalati dai cittadini al mercato del sabato, ma anche nei locali pubblici del centro, di fronte ai supermercati, davanti alle chiese e ai cimiteri la domenica, adesso nemmeno i funerali infrasettimanali vengono lasciati in pace». Tessari chiede «un forte impegno perché venga rispettato il regolamento di polizia urbana» e sollecita il Comune a emanare «un’apposita ordinanza sindacale che vieti l’accattonaggio molesto che spesso rappresenta anche un illecito sfruttamento di minori». L’ex sindaco chiede inoltre alle forze dell’ordine di individuare i mendicanti, spesso legati a un vero e proprio racket, prendendone le generalità e segnalandoli per un provvedimento di espulsione. «L’obiettivo non è penalizzare le persone che versano in una situazione di disagio economico», precisa Tessari, «alle quali peraltro il Comune e le associazioni caritatevoli già garantiscono misure di aiuto, ma di intervenire quando la questua diventa molesta e mette a rischio la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica. Se è necessario si proceda all’emanazione di un’apposita ordinanza per vietare l’accattonaggio molesto in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale». Il sindaco Silvano Checchin conferma il fenomeno: «Non siamo più di fronte a bisognosi, ma a persone che si approfittano dei cittadini, soprattutto anziani, in modo spesso violento. Sabato ho chiamato personalmente i vigili di fronte all’ennesimo caso al mercato». Sull’ordinanza chiesta da Tessari però è categorico: «Non ce n’è bisogno», afferma Checchin, «in tempi non sospetti ho fatto cambiare il regolamento di polizia urbana per far fronte al fenomeno e mi son preso dello “sceriffo d’Italia”. Ora basta applicare i regolamenti».

Filippo De Gaspari

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