Basso candidato del Mir

MEOLO. Il sindaco di Meolo, Michele Basso (nella foto), 36 anni, si candida alla Camera con la lista «Mir-Moderati in Rivoluzione» di Gianpiero Samorì, l’avvocato modenese, uomo forte del Pdl emiliano che già aveva lanciato la sfida ad Alfano per le Primarie. Ieri, a Roma, si è tenuta la presentazione delle liste. Basso è in una posizione che potrebbe valergli l’elezione. È infatti terzo nella circoscrizione Veneto 2 alla Camera (quella che comprende anche Venezia), dietro il capolista Samorì e il trevigiano Alessio De Mitri. Lo scorso anno Basso aveva vestito i panni del «rottamatore» del Pdl, contendendo la segreteria provinciale a Mario Dalla Tor con un messaggio all’insegna di un cambiamento che poi nel partito non è arrivato.
«Ho ottenuto il 43 per cento degli iscritti, ma non sono stato accontentato in nulla e ne ho preso atto a malincuore, continuando a impegnarmi nel partito», spiega Basso, «nonostante le sollecitazioni arrivatemi dall’area di Monti, di cui non condivido la politica di rigore e tasse, sono rimasto fedele al centrodestra e continuo a dare il mio apporto per rappresentare i moderati. La legge elettorale con le liste bloccate e lo spacchettamento ha favorito la nascita di liste, volute da Berlusconi, per recuperare i voti dei delusi di centrodestra ai quali è necessario dare una nuova offerta politica. Tanto più che si resta in una lista coalizzata con il Pdl. Se poi qualcuno offre a dei giovani la possibilità di mettersi in vetrina, credo sia lodevole».
Basso contesta la mancanza di rinnovamento nelle liste del Pdl. «Chi corre nel Pdl non è espressione del territorio. Gli amministratori locali, se ci sono, sono dopo il decimo posto, quindi ineleggibili», conclude, «mentre in Mir ai primi posti ci sono i giovani amministratori, del centrodestra e della società civile».
Giovanni Monforte
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia