Baretta: «Indennizzi agli operatori»
CHIOGGIA. Governo pronto a trattare con l’Europa per chiedere proroghe “sufficienti” perché gli operatori balneari rientrino dagli investimenti e a prevedere indennizzi per chi perderà le gare pubbliche.
Lo annuncia il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Barretta tentando di placare le ire dei balneari, preoccupati che la direttiva Bolkestein, che prevede la messa a gara per le concessioni demaniali, diventi realtà già dal 2018, visto che l’avvocatura della Corte di giustizia europea si è espressa contro la possibilità di proroga al 2020. La sentenza della Corte arriverà a maggio, ma il settore, che conta oltre 30.000 imprese su tutta la costa, preme perché il Governo si attivi velocemente. E pare che qualcosa si stia muovendo. «Dobbiamo accelerare», spiega Baretta, «sia mettendo a punto la legge sul demanio, sia andando a trattare con l'Unione europea su due fronti: durata delle concessioni e indennizzi per gli operatori. La durata deve essere sufficientemente lunga per remunerare gli investimenti e vanno previsti indennizzi per coloro che le gare non le vinceranno ma che hanno investito. Deve essere chiaro che le gare si faranno, il termine può certamente essere spostato in avanti, ma da subito dobbiamo creare le condizioni perché poi il meccanismo funzioni bene». L’apertura agli indennizzi viene colta bene dai balneari che però chiedono che si metta mano subito alla materia nel complesso. «Abbiamo sempre chiesto che ci venga riconosciuto che siamo un’impresa», sostiene Lorenzo Vallese, presidente di Fiba e Consorzio Veneto Chioschi, «che abbiamo fatto degli investimenti e ci venga concesso il tempo utile per rientrare, un giusto tempo di ammortamento come in tutte le imprese. Finalmente si parla di indennizzi, come abbiamo sempre chiesto. Certo occorre lavorare anche nel secondo binario: la trattativa con l’Europa per una proroga sufficiente. Ne parleremo la prossima settimana all’assemblea annuale dei balneari a cui parteciperà il ministro Costa». Pressing sul Governo anche da parte della politica. «Chiediamo a Renzi», sostiene il senatore Antonio De Poli (Udc), «di massimizzare gli sforzi e di farlo al più presto in modo da farsi trovare pronti in vista della sentenza della Corte. Le categorie auspicano una legge di riordino del settore e mi pare che il Governo sia deciso a farlo, occorre però fare presto». Più dura la Lega che accusa il Governo di aver perso troppo tempo. «Sulle concessioni balneari», sostiene l’eurodeputato del Carroccio, Mara Bizzotto, «Renzi sta portando a casa una sconfitta epocale che avrà conseguenze disastrose per migliaia di imprenditori. Il Governo non ha saputo e voluto fare una legge chiara per mettere ordine nel settore come hanno fatto gli altri paesi europei».
La materia sarà anche discussa presto a Roma nella commissione Attività produttive su richiesta dell’onorevole Davide Zoggia (Pd).
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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