Barca colpisce una briccola spezzata a Fusina e affonda: un ferito in ospedale
VENEZIA. Naufragio a Venezia: l'incidente tante volte evocato nelle ultime settimane, a causa delle troppe briccole spezzate lungo i canali veneziani e i pali che affiorano qua e là in laguna, è accaduto.
Venerdì notte, una barca con tre pescatori a bordo che stavano facendo ritorno a Chioggia, lasciato il Canale dei Petroli in arrivo da Fusina, ha preso per la barena colpendo in pieno un palo galleggiate, che ha squarciato lo scafo, facendola rapidamente affondare. I tre uomini sono rimasti per ore aggrappati alla barca, fino a quando all'alba l'equipaggio di nave in transito li ha visto ed ha dato l'allarme. Nello sbalzo una delle persone a bordo - un 44enne - è rimasta ferita ed è stata trasportata (anche se non in gravi condizioni) all'ospedale.
Probabilmente, anche l'alta velocità ha contribuito ad aggravare l'incidente, ma è certo che in laguna la navigazione non è da tempo più sicura, a causa dei troppi pali galleggianti, monconi di briccole divelte, tubi in metallo infissi abusivamente a segnare secche regolarmente "tagliate" da troppe barche.
Proprio nei giorni scorsi, il provveditore alle Opere pubbliche Roberto Daniele - sollecitato da una lettera di numerose associazioni veneziane, che da mesi denunciano il pericoloso degrado in cui versano centinaia di briccole in laguna, per la mancata manutenzione - aveva annunciato che se non arriveranno nuovi fondi dal governo per sostituire i pali, sarà costretto a chiudere alcuni canali alla navigazione. Ora l'incidente tanto temuto è arrivato.
Capitaneria di porto e carabinieri hanno avviato un'indagine sulle cause del sinistro
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