Barbisan all’attacco di don Battel «Quel prete non faccia politica»

Portogruaro. Le critiche sulla nuova rotatoria di via Annia apparse sull’ultimo bollettino parrocchiale hanno scatenato la reazione del consigliere regionale che ha voluto incontrare il vescovo Pellegrini
Di Rosario Padovano
FGAVAGNIN DON ROBERTO BATTEL LUGUGNANA
FGAVAGNIN DON ROBERTO BATTEL LUGUGNANA

PORTOGRUARO. Bollettino parrocchiale molto severo con i politici, il consigliere regionale Fabiano Barbisan sbotta e accusa don Roberto Battel, parroco di Lugugnana, di “fare politica”.

Nel bollettino parrocchiale il sacerdote, molto amato dai fedeli, ha contestato la rotatoria di via Annia, criticando tutti i politici di Portogruaro. Fabiano Barbisan, consigliere dell Lista Zaia e imprenditore agricolo, non ci ha visto più: ha chiesto e ottenuto, per la mattina di domenica, un incontro con il vescovo della diocesi di Concordia Pordenone, Giuseppe Pellegrini.

Il monsignore ha assicurato Barbisan di essere già informato della faccenda e ha proposto un incontro a tre tra lui, Barbisan e don Battel da tenersi nei prossimi giorni.

Il bollettino della discordia. Don Roberto Battel ha espresso perplessità sulla nuova rotonda della Triestina Bassa: “Stupenda rotatoria sull'Annia. In settimana abbiamo assistito al quarto incidente stradale, piuttosto serio. Se lo fai presente ti senti rispondere che via Fausta e via Annia sono competenza della Provincia, quindi la gestione non spetta al Comune. Una sola riflessione”, scrive sempre il sacerdote, “per noi persone di Lugugnana c’è qualcuno che ha competenza circa la nostra incolumità se ci troviamo nelle strade della Provincia? Di una cosa siamo certi: Comune, Provincia, Regione vantano la loro competenza su di noi; sì, sulle tasse».

La reazione di Barbisan. Qualcuno ha fatto recapitare il bollettino parrocchiale tra le mani di Fabiano Barbisan che è andato su tutte le furie. «Don Roberto», ha detto, «non deve fare politica. Deve rimanere nel proprio ambito. Quello che ha fatto è assolutamente scorretto. Il vescovo deve metterlo in riga. Non accetto più simili intrusioni nella politica. Come può in un bollettino parrocchiale scrivere quelle cose? Sono scandalizzato ma nel contempo apprezzo l’impegno del vescovo a dirimere la questione in un incontro a tre, faccia a faccia».

Ma Don Roberto non ci sta. «Barbisan di fronte al vescovo Pellegrini può dire quello che vuole, non mi interessa. E al vescovo, anticipa il sacerdote, «dirò esattamente come la penso. Io della nuova rotatoria scrivo quanto voglio, intanto. Mi deve spiegare Barbisan: come mai con la presenza del semaforo non capitavano incidenti, mentre adesso con la rotatoria se ne sono verificati ben quattro? Nell’ultimo incidente solo per un colpo di fortuna non c’è scappato il morto. I mezzi pesanti non riescono a percorrere la rotatoria. Quelli diretti a Latisana devono svoltare a destra, fare marcia indietro sul sagrato della chiesa nuova e poi ripartire. È inaccettabile. Si vergognino, i nostri politici, e non dicano "monade". Sapete come hanno fatto il collaudo della rotatoria? Con i trattori di Barbisan».

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