Baratta si racconta alla Frankfurter Allgemeine: «In atto una crisi di fiducia»
VENEZIA. Lunga intervista oggi nelle pagine della cultura della Frankfurter Allgemeine Zeitung al presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, definito peraltro «uno dei manager culturali più influenti al mondo». A corredo, anche un box biografico in cui si ricorda che Baratta è stato ministro dell'Ambiente contemporaneamente all'attuale cancelliera, Angela Merkel, negli anni '90. Titolo a grandi caratteri dell'intervista, un invito del presidente: «Fate un viaggio di studio, vi aiutiamo».
Baratta spiega in proposito l'iniziativa «Biennale College» che, partita con danza e teatro, è stata estesa ora anche al cinema. «Registi giovanissimi da tutto il mondo si candidano per partecipare a un piccolo laboratorio per un lungometraggio low cost». Delle centinaia di progetti presentati, attraverso un processo di selezione, ne vengono scelti tre, che saranno finanziati e presentati alla Mostra d'arte cinematografica. Analogamente accade per la danza e la musica. Nella difficile situazione attuale, la Biennale cerca di andare incontro ai giovani artisti (case per studenti a prezzi agevolati, vitto a basso costo, biglietti di ingresso ridotti per la Biennale): «vi invitiamo a fare un viaggio di studio, vi aiutiamo noi», assicura.
A proposito di crisi, Baratta dice che per lui «non è solo una profonda crisi economico finanziaria, è anche, e soprattutto, una crisi di fiducia». «Manca la fiducia degli individui negli individui, delle banche nelle imprese, dei governi nelle banche centrali e dei governanti di paesi verso quelli di altri paesi», è «triste veder rinascere i vecchi pregiudizi nazionali»: dopo tante dispute serve una «grande offensiva di diplomazia culturale», ha detto.
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