Bar e fast food, si può aprire senza licenza La liberalizzazione che strangola Venezia

Bar e fast food, la licenza non serve più. Situazione drammatica, quella che si presenta oggi nel panorama commerciale e dei Pubblici esercizi cittadino. Che in questi mesi ha raggiunto e superato il...

Bar e fast food, la licenza non serve più. Situazione drammatica, quella che si presenta oggi nel panorama commerciale e dei Pubblici esercizi cittadino. Che in questi mesi ha raggiunto e superato il livello di guardia. Per aprire un bar non serve più avere la licenza, com’era prima delle “liberalizzazioni” di Bersani approvate qualche anno fa dal governo Prodi. Provvedimenti attesi con favore nel Paese, che a Venezia però hanno provocato il “liberi tutti”. Niente più numero chiuso. E niente licenza. Per aprire basta una dichiarazione di professionista (“Scia”) e dopo 30 giorni l’attività può partire. Rimpalli di responsabilità e accuse.

Fatto sta che mai nessuno in Comune ha pensato di mettere un freno all’invasione, che ha di fatto provocato la scomparsa dei negozi artigiani e di vicinato, con un vincolo legato alla particolarità del centro storico. E il risultato è evidente. Bar, pizze al taglio, kebab, fast food. Trenta milioni di turisti l’anno che stanno adesso trasformando la città storica. Proteste inascoltate.

E spesso anche sentenze del Tar Veneto. Che per salvare l’attività economica decide, come succeso ieri, di tenere aperto l’esercizio che il Comune voleva chiudere. (a.v.)

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