Bando per 70 vigili, ma saranno precari

Il sindaco: «Ci aiuteranno a contrastare la delinquenza». La Cgil contesta il contratto di formazione previsto da Ca’ Farsetti
Agenzia Candussi, giornalista: Chiarin. Vigili in Piazza Ferretto Mestre.
Agenzia Candussi, giornalista: Chiarin. Vigili in Piazza Ferretto Mestre.

VENEZIA. Arrivano i 70 nuovi vigili in servizio promessi da tempo dall’Amministrazione Brugnaro per potenziare soprattutto l’azione di sicurezza sul territorio. La giunta ha approvato ieri la delibera che indice il bando pubblico per le assunzioni con la forma “precaria” e più economica del contratto di formazione-lavoro contestata dai sindacati.

«Non avevamo potuto assumerli lo scorso anno per via del blocco delle assunzioni legato allo sforamento del Patto di Stabilità» ha detto ieri il sindaco Luigi Brugnaro «ma ora possiamo tenere fede all’impegno preso anche in campagna elettorale. È necessario ringiovanire la nostra forza di sicurezza. Abbiamo già sequestrato quantitativi importanti di droghe non solo leggere. Stiamo contrastando il traffico e la delinquenza in maniera ossessiva, giorno e notte, soprattutto nei bassifondi e nei posti più lontani e vogliamo riprenderci completamente la città.

«Finalmente la giunta, con ritardo di un mese, ha deliberato in merito» commenta la Cgil Funzione pubblica «ma non possiamo non rimarcare che il sindaco, come affermato da lui stesso, ha scelto il contratto di formazione lavoro per mantenere per 12 mesi precari e condizionabili i lavoratori che verranno assunti, di questo passo aspettiamo i voucher. Il sindaco continua a fare propaganda annunciando che questi vigili serviranno alla lotta per la sicurezza dei cittadini ma forse non gli hanno detto che con il contratto che ha scelto sta assumendo giovani alla prima esperienza che andranno formati prima di essere lanciati per le strade insieme alle fantomatiche squadre antidroga. Alla polizia locale di Venezia serve personale per i servizi fondamentali e per evitare che si costringano i lavoratori a saltare i riposi o ad essere reperibili a tutte le ore e nei giorni di riposo. Per queste ragioni costruiremo un percorso di assemblea per valutare con il personale quali azioni mettere in campo».

Con il contratto di formazione-lavoro dopo un anno infatti l’Amministrazione potrebbe non rinnovare l'incarico al personale di cui non sarò soddisfatto e dopo tre anni solo il 60 per cento dei nuovi assunti potrebbe vedersi riconfermato il posto a tempo indeterminato. Nella seduta di ieri, la giunta comunale all’interno del Piano occupazionale 2017 ha approvato anche una delibera con la quale «manifesta la volontà di avviare la stabilizzazione di alcuni dipendenti, di procedere con l'indizione di concorsi per l'assunzione di profili specializzati».

Dietro questa formula un po’ criptica si nasconderebbe - pare di capire - l’assunzione di parte o tutti i 43 dipendenti il cui contratto a termine era scaduto a fine anno, ma che erano già in graduatoria e l’indizione dei concorsi aperti a tutti e annunciati dall’assessore al Personale Paolo Romor ai quali potrebbero partecipare gli altri 76 dipendenti a termine lasciati a casa, con una quota del 40 per cento dei posti a loro riservati. Nulla ci sarebbe invece, pare di capire, per le maestre che attendevano di essere assunte dall’Amministrazione. Ma bisognerà aspettare la pubblicizzazione della delibera di giunta per capire meglio come stanno le cose.

Enrico Tantucci

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