Bando gondolieri con sorpresa, indaga l’avvocatura

A Venezia non si placano le polemiche dopo l’accusa che ci fosse una lista di prescelti prima dell'esame. I 238 candidati hanno sborsato 58 mila euro
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 07.05.2016.- Protesta gondolieri contro il moto ondoso in bacino San Marco. Ostruzione alle imbarcazioni a motore.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 07.05.2016.- Protesta gondolieri contro il moto ondoso in bacino San Marco. Ostruzione alle imbarcazioni a motore.

VENEZIA. Il giorno dopo le polemiche sul bando comunale per 60 sostituti gondolieri, si respira un certo malumore.

La miccia è stata accesa da due interpellanze del consigliere grillino Davide Scano che ha contestato diversi punti della preselezione del «corso all’arte del gondoliere» che da 238 candidati ne ha selezionati 90. Il resto è venuto da chi ha partecipato alla prova stessa che l’ha giudicata poco attendibile e sbrigativa.



Le reazioni. L’amministrazione comunale dice sia stato un danno d’immagine l’aver messo in dubbio la trasparenza della commissione, composta da Andrea Balbi e da Daniele D’Este, rispettivamente presidente e vice dei gondolieri, e da Alessandra Vio e Loris Sartori del Comune.

Nonostante questo l’avvocatura civica lo sta rivedendo per verificare se le accuse formulate possano avere una qualche ragion d’essere. Al momento non ci siano incongruenze: «Sono incommentabili e infondate queste polemiche» replica Sartori, autore del testo per la preselezione.

Ma Scano non molla: «Dato che tutto è trasparente perché non affrontare subito le interpellanze senza far passare i soliti mesi?», incalza il consigliere. «Girava una lista con i nomi prima della selezione e fatalità 36 di questi risultano tra quelli considerati idonei, le analisi sulla droga arriveranno ad agosto e non si capisce perché. Infine ci sono 433 licenze e già 160 sostituti per una media di circa 250 e 290 gondole in circolo. A cosa serve questo bando se non a creare ulteriore precariato?». Alcune tra le altre obiezioni sono: ridimensionamento delle ore del corso (da 150 ore di teoria nel 2014 a 60 nel 2018, da 40 ore di lezioni di voga nel 2014 a 10 nel 2018), perplessità sulla presenza dei gondolieri nella giuria e quali siano i criteri e i documenti per verificare la correttezza del giudizio di idoneità. «Mi hanno accusato di voler danneggiare l’immagine della città» aggiunge. «Ma io invece voglio migliorarla al fine che sia completamente trasparente e limpida».
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I gondolieri. Dal canto suo la categoria contesta che ci siano state irregolarità: «Chi dice che sono passati i “figli di” o gli amici di si sbaglia perché molti dell’ambiente non sono passati» replica Balbi. «Per quanto riguarda la lista dei nomi non è molto difficile ipotizzare chi possa partecipare dato che è un lavoro che necessita di molta pratica ed è probabile che si sappia chi si allenava per farlo. Si critica che sia stato fatto al chiuso, ma era una preselezione per vedere chi sapeva tenere il remo, su 238 un centinaio erano in grado. La prossima prova sarà in un contesto cittadino, dove si vedranno le persone alle prese con i problemi di moto ondoso e manovre».

Il bando prevedeva un’iscrizione di 150 euro (238 candidati, 35.700 euro), più 650 euro di teoria e pratica (90 selezionati, 58.500 euro). «Ci sono rimasto male che non mi abbiano chiesto di far parte della giuria» commenta Giovanni Giusto, delegato alle Tradizioni e presidente coordinamento remiere. «Non sono mai stato coinvolto, quindi non posso commentare il bando».

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