«Bando costruito apposta per far vincere Maritan»

San Donà. La telefonata intercettata della dirigente Candosin a un collega Zaccariotto avrebbe favorito l’assunzione del pregiudicato come guardia parco
Di Giorgio Cecchetti

Gli avvocati dei tre indagati, la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto, il pregiudicato sandonatese Luciano Maritan, e l’ex responsabile del personale del Comune Eugenia Candosin, non hanno rivelato le loro mosse, quelle che faranno il 20 gennaio del prossimo anno, quando dovranno scegliere se farsi processare con il rito abbreviato dal giudice dell’udienza preliminare di Venezia Massimo Vicinanza o se attenderanno la sua decisione sul rinvio a giudizio davanti al Tribunale per il processo in aula o meno. Ieri, intanto, l’avvocato Piero Barolo per Candosin ha depositato la documentazione che dovrebbe dimostrare che anche per altri incarichi non sono stati scelti i primi della lista dei concorrenti, come è accaduto per Maritan, che nella graduatoria era addirittura trentaduesimo, eppure ha ottenuto quel lavoro da guardia parco dal Comune.

Ieri, inoltre, accusa e difesa e i tre indagati - erano tutti presenti e l’esponente politico un tempo della Lega Nord è arrivata accompagnata dal marito - hanno ascoltato in aula due telefonate e un colloquio registrato da una microspia ambientale, tutte intercettate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Venezia che ha condotto le indagini coordinate dai pubblici ministeri Carlotta Franceschetti e Walter Ignazitto. In una telefonata, Eugenia Candosin parla con un collega e sostiene che il bando poi vinto da Maritan sarebbe stato «ad hoc», cioè costruito appositamente per far vincere il pregiudicato. In una seconda telefonata, in un colloquio tra Candosin e Zaccariotto registrato quando la dirigente del personale era già stata informata di essere indagata mentre l’ex sindaco non lo era ancora, le due si dicono meravigliate dell’inchiesta della Procura veneziana e in particolare la presidente della Provincia si dice comunque serena e tranquilla. Agli atti, comunque, ci sono altre telefonate e colloqui intercettati che saranno sicuramente utilizzate alcuni dai pubblici ministeri altri dai difensori. In particolare, c’è un’intercettazione in cui sempre Candosin sostiene di essere stata messa nei guai dal sindaco. Nel caso gli avvocati decidessero di affrontare il processo davanti al Tribunale, sicuramente i due pm chiederanno ai giudici di interrogare in aula Luca Fregonese, l’ex braccio destro di Maritan che ha già patteggiato la sua condanna per traffico di cocaina. E’ stato lui per primo a raccontare della presunta amicizia tra il pregiudicato e il sindaco.

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