Bandiera Verde dimentica Bibione

I pediatri italiani promuovono Caorle. Il presidente: «Verremo presto a verificare»

BIBIONE. Non tutti i litorali veneziani, quest'estate, potranno sventolare al cielo la celebre Bandiera Verde assegnata recentemente dai pediatri italiani a cento spiagge del Bel Paese. Da una parte vi sono località come Jesolo, Cavallino, Lido di Venezia e Caorle, premiate dalla Sips (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) come mete di vacanza più adatte ai bambini. Dall'altra, invece, ci sono realtà come Bibione, seconda spiaggia in Italia per numero di presenze turistiche, escluse da questo speciale riconoscimento. «La Bandiera Verde», spiega l'assessore al turismo di Caorle Francesco Gusso, ancora in carica fino all’arrivo del commissario, «è la dimostrazione di una precisa politica portata avanti in sinergia con il Consorzio Arenili, gli albergatori e il Consorzio di Promozione Turistica, grazie alla quale siamo riusciti a creare ampie zone a disposizione di turisti con bambini, come aree verdi e spazi riservati in spiaggia, giochi e servizi». Ma se si passa dalle parti di San Michele al Tagliamento in molti si chiedono come mai questo premio non sia stato assegnato anche a Bibione. «Stranamente i nostri uffici non sono stati contattati o informati», spiega Luca Marchesan, assessore all'ambiente di San Michele al Tagliamento, «pur avendo conseguito per 22 anni consecutivi la Bandiera Blu ed essendo la prima spiaggia in Italia dove vige il divieto di fumo. Senza dimenticare la presenza di bagnini in acqua e a terra per la sicurezza, spazi ampi tra gli ombrelloni, distanza dalla riva ampia e giochi sull'arenile. Siamo felici del riconoscimento ottenuto dai nostri colleghi, ma vorremmo cogliere l'occasione per invitare il comitato dei pediatri italiani a fare un giro anche da noi per conoscere direttamente la nostra realtà».

Da Caserta il presidente della Spis, dottor Giuseppe Di Mauro, coglie l'invito al volo e spiega con precisione il perché dell'esclusione. «A circa 300 pediatri italiani», dice Di Mauro, «è stato inviato un preciso questionario nel quale dovevano citare una spiaggia della nazione caratterizzata da particolari requisiti a favore dei più piccoli. Il fatto che Bibione non sia stata segnalata non vuol dire che la stessa non abbia le caratteristiche adatte ma piuttosto perché magari, per i medici, è meno conosciuta delle altre. Ringrazio gli amministratori di Bibione: non mancheremo sicuramente di venire a visitarla, magari per una vacanza».(a.con.)

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