Bandi di gara truccati per pilotare gli appalti: Veritas nella bufera
VENEZIA. Un nuovo scandalo investe Venezia, Veritas finisce nella bufera: indagato il direttore commerciale della società municipalizzata, Claudio Ghezzo, mestrino di 51 anni, assieme ad altre otto persone. I reati ipotizzati sono corruzione (art. 319 c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), turbativa d’asta (art. 353 c.p.) e attività gestione rifiuti non autorizzata – (art. 256, comma 1 del D.Lgs 152/06).
Dalle prime ore di oggi, un centinaio di finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria lagunare sta dando corso all’operazione “Deserto”, con l’esecuzione di svariate perquisizioni domiciliari e locali tra Dolo, Treviso, Montecchio Maggiore (Vicenza), Cittadella, Venezia, Mestre, Mogliano, Noale, soprattutto in aziende legate al ciclo dei rifiuti, per l’acquisizione di documentazione nell’ambito dell’inchiesta che le Fiamme Gialle stanno conducendo sotto la direzione della Procura della Repubblica di Venezia.
Le indagini mirano ad approfondire le modalità di gestione, in capo a soggetti sia privati sia pubblici, degli appalti per la gestione dei rifiuti maturati in particolare nell’ambito del Gruppo Veritas. L’azione investigativa intende approfondire su tutto il territorio regionale il ruolo dei responsabili della divisione della società municipalizzata lagunare che si occupa del settore commerciale riferito a smaltimenti, bonifiche e discariche, in relazione con le altre direzioni societarie e con le varie società controllate dalla municipalizzata impegnate nello specifico settore del ciclo dei rifiuti.
Le indagini sono tese a chiarire l’esistenza di un sistema illecito di gestione della gare in seno alle stazioni appaltanti, attraverso cui verrebbero “manovrate” le aggiudicazioni delle gare stesse o gli affidamenti diretti di servizi per lavori di smaltimento, recupero, conferimento e trasporto di rifiuti, mediante bandi di gara costruiti ad hoc a favore di determinati soggetti.
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