Bande di ragazzi occupano l’ex fornace Cavasin

Torna l’allarme a Spinea per gli ingressi di adolescenti nel giardino dell’edificio «Un pericolo per loro e per la zona». Le scorribande in orario scolastico

SPINEA. È durata poco, purtroppo, la tranquillità alla ex fornace Cavasin di Spinea che, seppure messa in sicurezza con la chiusura di tutti gli ingressi, attira ancora, per lo meno nel giardino esterno, ospiti non desiderati. Nonostante il recentissimo intervento delle forze dell’ordine che, in accordo con il Comune e con i proprietari dell’immobile, hanno da nemmeno due settimane liberato l’ex fornace Cavasin dagli indesiderati ospiti che la occupavano abusivamente, lo stabile di Spinea è tornato presto alle attenzioni della cronaca cittadina.

Negli ultimi giorni, come era in realtà abbastanza facile da prevedere, seppure impossibilitati ad entrare nella fornace, gruppi di persone, approfittando del facile passaggio dato dal collegamento con il parco Nuove Gemme tramite uno scolo consortile, sono entrati all’interno del giardino dello stabile.

Per ora, a sentire i vicini, si tratta probabilmente solo di gruppi di ragazzi, spesso anche minorenni, che vogliono solo fare una “bravata” e dimostrare il loro coraggio “conquistando” la casa abbandonata e compiendo “prove di coraggio”, ma il timore è che, oltre alla possibilità evidente che questi stessi si facciano male nel guadare lo scolo ma soprattutto tentando di forzare gli ingressi sbarrati per poter accedere nuovamente all’edificio abbandonato. Inoltre tra i residenti della zona c’è chi teme, che l’abitudine venga presa anche da gruppi di sbandati alla ricerca di un posto tranquillo per affari illeciti o per assumere stupefacenti.

«Abbiamo riconosciuto alcuni di quei ragazzi», spiegano i residenti, «E si tratta anche di giovanissimi, ragazzini di al massimo quattordici anni. La nostra paura è che, spinti dallo spirito di emulazione verso i presunti più coraggiosi, il problema si ripeta con frequenza maggiore».

I residenti chiedono maggiore responsabilità alle famiglie dei ragazzi: «Oltre a tutto, infatti, un fatto certamente non secondario è che quello che abbiamo visto è accaduto in orario scolastico e senza che ci fosse alcun controllo. Non capiamo come una cosa simile possa anche solo essere permessa».

Per questi, motivi, proprietà e Comune tornano a chiedere aiuto ai vicini e ai genitori dei ragazzi «Entrare alla ex fornace», ribadiscono, «Oltre che vietato e passibile di sanzione, è altamente pericoloso. Chiediamo ancora a chiunque veda episodi del genere di intervenire immediatamente avvertendo i ragazzi e, nel caso serva, documentando con foto o video l’infrazione».

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