Banda ultralarga, Enel pronta a investire 53 milioni a Venezia
VENEZIA. Passi avanti significativi per l’arrivo dell’Internet superveloce anche in laguna, con la banda ultralarga e la nuova rete in fibra ottica che sarò installata in città per raggiungere ogni singola abitazione. La giunta ha infatti approvato ieri la convenzione con Enel Open Fiber per la realizzazione delle infrastrutture per telecomunicazioni in fibra ottica sul territorio comunale di Venezia.
Già in aprile, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla presenza del sindaco, aveva lanciato il progetto, che oggi si è concretizzato con il via libera alla sottoscrizione della convenzione con Enel Open Fiber. La convenzione prevede la realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica che interesserà gran parte del territorio comunale della città di Venezia, le cosiddette “aree nere” e “aree grigie”, ovvero tutto il centro di Mestre, Marghera, Carpenedo-Bissuola, Chirignago, Gazzera, buona parte di Zelarino, Favaro e Campalto, il Centro storico di Venezia, Murano, Sant'Erasmo e Lido.
Il primo stralcio prevede un investimento di 38 milioni di euro e dovrebbe coprire nel giro di un anno e mezzo Venezia, isole e parte di Mestre. Si partirà con la banda larga alla Giudecca e a Mestre, in Viale Ancona. Il secondo stralcio, con un investimento di altri 15 milioni di euro, dovrebbe completare l’installazione della banda ultralarga su tutto il territorio comunale.
Tutte le aree non coperte da Enel saranno invece oggetto di uno specifico progetto, già avviato, gestito dalla Regione, finanziato anche dal Ministero dello Sviluppo economico, operato da Infratel, per portare la banda ultra larga nelle cosiddette “aree bianche” (a “fallimento di mercato”, ovvero quelle aree in cui nessun operatore è interessato a investire).
L'intervento si colloca all'interno del Piano strategico per lo sviluppo della Banda Ultra Larga in Italia che ha un obiettivo chiaro e ambizioso: coprire entro il 2020 l’85 per cento della popolazione italiana con infrastrutture per la banda ultra larga, cioè a velocità pari a 100Mbps (megabit per secondo) e garantire allo stesso tempo a tutti i cittadini l’accesso alla rete Internet ad almeno 30Mbps. Si tratta di un piano per recuperare il ritardo del nostro Paese su Internet veloce, che ci vede in ritardo rispetto agli altri Paesi europei in tema di digitalizzazione dell’economia e della società. Il progetto intende portare la fibra “spenta” fino a casa del cliente, abilitando al contempo una rete a disposizione degli operatori di telecomunicazioni. Gli operatori commerciali interessati “accenderanno” poi la fibra secondo le richieste di cittadini e imprese.
La convenzione con Enel Open Fiber prevede l’utilizzo sinergico delle infrastrutture esistenti e l’impiego di tecniche innovative di intervento per permettere la massima riduzione dei tempi e dei costi, garantendo nel contempo un basso impatto ambientale, nonché modalità di gestione semplificate degli iter autorizzativi, con la creazione di un apposito Puc (Punto unico di contatto).
«L'intervento» spiega Alessandra Poggiani, direttrice di Venis, la società informatica del Comune «si inserisce all'interno del progetto di digitalizzazione della nostra città. Banda ultra larga significa nel quotidiano poter contare su una velocità di connessione in rete molto più elevata per tutti».(e.t.)
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