Banda di vandali devasta l’Arena Artis
SOTTOMARINA. «Le lezioni all’Arena Artis riprenderanno oggi stesso. Più del danno economico, ci preoccupa il disagio sociale di cui è indice la presenza di alcune “bande” di ragazzi che colpiscono e distruggono i beni della comunità. Serve uno sforzo collettivo per arginare il fenomeno, una sorta di tavola rotonda che fornisca idee e iniziative».
Ad Antonia Varagnolo, presidente dell’associazione Arena Artis, il furto e gli atti vandalici compiuti da ignoti (probabilmente ragazzi) nella sede del sodalizio, vicino all'Arena, in viale Tirreno, non hanno fatto perdere la vocazione educativa. I ladri sono entrati l'altra notte, forzando una porta esterna e si sono aggirati nelle stanze e nella palestra sfondando anche le porte interne, usando una cassa musicale come ariete.
Hanno rovistato dappertutto: negli armadi, nei cassetti, negli scaffali, rovesciando documenti, vestiti di scena e attrezzature, probabilmente alla ricerca di denaro che non hanno trovato, perché non c’era. Così si sono rifatti portano via quello che a loro è sembrato, in qualche modo, utile o commerciabile: due mixer, due casse, una chitarra, un computer portatile, un cellulare dell’associazione, una macchina da caffè con le relative cialde. Nella palestra, usata da un’associazione di kick boxing, si sono portati via dei guantoni e altro materiale sportivo. Il conto dei danni è ancora in corso, ma si tratta sicuramente di svariate migliaia di euro, mentre per i ladri, al massimo, potrà esserci un profitto di poche centinaia. Un raid, comunque, favorito dal fatto che l’edificio è privo sia di allarme che di telecamere.
«Non abbiamo assicurazione perché mancano le telecamere», dice Antonia Varagnolo, «non abbiamo telecamere perché i nostri corsi, che si svolgono tutti i giorni in orario pomeridiano serale, sono frequentati da minorenni e il Comune non ci autorizza, e così l’edificio e le dotazioni non sono protetti». Ora, però, qualcosa potrebbe cambiare. «Stiamo installando allarmi sonori in tutte le scuole», dice l'assessore al patrimonio Riccardo Rossi, «alcune sono già a posto, altre lo saranno a breve. Poi toccherà anche all'Arena e ad altri edifici pubblici. Per le telecamere servono fondi che, al momento, non abbiamo». Ma la Arena Artis ha già deciso per conto suo: «Metteremo lo stesso le telecamere, facendole funzionare solo a lezioni finite. E vedremo chi avrà qualcosa da ridire».
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