Banconote false in bar e negozi Allarme dell’Ascom

Portogruaro. Il presidente Zanon: «Tutti devono dotarsi della macchinetta per scoprire l’eventuale contraffazione»
20090403 - CLJ - ROMA - ARRESTATI DUE FRATELLI PER FALSIFICAZIONE E INTRODUZIONE MONETE FALSE. La refurtiva sequestrata dalla polizia a due fratelli falsari a Roma. I due congiunti hanno messo in commercio circa ottantamila dollari americani falsi in diverse agenzie postali sparse in tutta la provincia di Roma, cambiando circa 800 banconote da 100 dollari cadauno, lucrando guadagni per decine migliaia di euro.Nella maggior parte dei casi le operazioni sono riuscite perfettamente, i dollari falsificati erano talmente perfetti da non essere riconosciuti dalle macchinette di controllo e gli autori, sicuri di non essere scoperti, spesso erano soliti esibire i propri documenti personali per effettuare i cambi valuta. CALUDIO PERI/ANSA /KLD
20090403 - CLJ - ROMA - ARRESTATI DUE FRATELLI PER FALSIFICAZIONE E INTRODUZIONE MONETE FALSE. La refurtiva sequestrata dalla polizia a due fratelli falsari a Roma. I due congiunti hanno messo in commercio circa ottantamila dollari americani falsi in diverse agenzie postali sparse in tutta la provincia di Roma, cambiando circa 800 banconote da 100 dollari cadauno, lucrando guadagni per decine migliaia di euro.Nella maggior parte dei casi le operazioni sono riuscite perfettamente, i dollari falsificati erano talmente perfetti da non essere riconosciuti dalle macchinette di controllo e gli autori, sicuri di non essere scoperti, spesso erano soliti esibire i propri documenti personali per effettuare i cambi valuta. CALUDIO PERI/ANSA /KLD

PORTOGRUARO. Allarme per le banconote false nella città del Lemene: ora circolano anche esemplari da 200 euro, e c’è per questo chi corre ai ripari. L’ Ascom invita, attraverso il suo presidente regionale Massimo Zanon, tutti gli esercenti di Portogruaro a dotarsi di macchinette adatte a stabilire se le banconote sono contraffatte.

«L’allarme esiste», dice Zanon, «Diverso gli episodi segnalati dai nostri soci nelle ultime settimane. Una macchinetta che verifichi la fragranza delle banconote la si può trovare a pochi soldi, e spero che tutti si dotino al più presto di questo strumento».

I toni di Zanon non sembrano così drammatici, eppure l’allarme in città è molto diffuso, a seguito anche di due episodi curiosi e allo stesso tempo preoccupanti. In un bar di via Camucina l’altro giorno un uomo ha pagato le consumazioni con una banconota da 200 euro; già, proprio una di quelle di colore giallo che perfino la Bce vorrebbe ritirare (già non circolano nelle banche da un po’ di tempo). La barista si è fidata. Poi ha controllato meglio scoprendo che la banconota era falsa. Aveva consegnato un resto al cliente di almeno 190 euro. Chissà, quel cliente, dove aveva preso la banconota.

Da quel momento la titolare del bar si è dotata di una macchinetta per verificare la regolarità delle banconote. In un altro caso della merce è stata pagata con un biglietto da 20 euro falso. L’estate scorsa il titolare della gelateria “Il gelataio”, in viale Trieste, aveva rifiutato il pagamento di un paio di gelati con una banconota da 100 euro, presentata la bancone da un militare di stanza a Portogruaro. Infine in centro storico continuano a circolare, tra i negozianti, persone che tentano di pagare con banconote false da 20 euro.

Pare che le banconote di questo taglio siano le più facili da “clonare”. In pochi, forse anche normali padri di famiglia, si fanno scrupoli, evidentemente, di presentare banconote completamente contraffatte. Colpa, chiaramente, anche della crisi, secondo Massimo Zanon.

«La crisi accentua fenomeni di questo tipo, è innegabile», continua il presidente regionale dell’Ascom, «circolano banconote false da 20 e da 50 euro. Invito i commercianti a prestare la massima attenzione, ma soprattutto a dotarsi di macchinette per il riconoscimento della banconota».

Di soldi veri ne circolano sempre meno. Quelli falsi invece abbondano.

Rosario Padovano

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