Banconote false in bar e negozi Allarme dell’Ascom
PORTOGRUARO. Allarme per le banconote false nella città del Lemene: ora circolano anche esemplari da 200 euro, e c’è per questo chi corre ai ripari. L’ Ascom invita, attraverso il suo presidente regionale Massimo Zanon, tutti gli esercenti di Portogruaro a dotarsi di macchinette adatte a stabilire se le banconote sono contraffatte.
«L’allarme esiste», dice Zanon, «Diverso gli episodi segnalati dai nostri soci nelle ultime settimane. Una macchinetta che verifichi la fragranza delle banconote la si può trovare a pochi soldi, e spero che tutti si dotino al più presto di questo strumento».
I toni di Zanon non sembrano così drammatici, eppure l’allarme in città è molto diffuso, a seguito anche di due episodi curiosi e allo stesso tempo preoccupanti. In un bar di via Camucina l’altro giorno un uomo ha pagato le consumazioni con una banconota da 200 euro; già, proprio una di quelle di colore giallo che perfino la Bce vorrebbe ritirare (già non circolano nelle banche da un po’ di tempo). La barista si è fidata. Poi ha controllato meglio scoprendo che la banconota era falsa. Aveva consegnato un resto al cliente di almeno 190 euro. Chissà, quel cliente, dove aveva preso la banconota.
Da quel momento la titolare del bar si è dotata di una macchinetta per verificare la regolarità delle banconote. In un altro caso della merce è stata pagata con un biglietto da 20 euro falso. L’estate scorsa il titolare della gelateria “Il gelataio”, in viale Trieste, aveva rifiutato il pagamento di un paio di gelati con una banconota da 100 euro, presentata la bancone da un militare di stanza a Portogruaro. Infine in centro storico continuano a circolare, tra i negozianti, persone che tentano di pagare con banconote false da 20 euro.
Pare che le banconote di questo taglio siano le più facili da “clonare”. In pochi, forse anche normali padri di famiglia, si fanno scrupoli, evidentemente, di presentare banconote completamente contraffatte. Colpa, chiaramente, anche della crisi, secondo Massimo Zanon.
«La crisi accentua fenomeni di questo tipo, è innegabile», continua il presidente regionale dell’Ascom, «circolano banconote false da 20 e da 50 euro. Invito i commercianti a prestare la massima attenzione, ma soprattutto a dotarsi di macchinette per il riconoscimento della banconota».
Di soldi veri ne circolano sempre meno. Quelli falsi invece abbondano.
Rosario Padovano
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia