Banchi a San Leonardo multe per 40 mila euro

Ieri mattina sono stati setacciati i banchi della frutta. Scoperti dai carabinieri molti lavoratori in nero e sporcizia 
Interpress/ M.Tagliapietra.05.09.2018-CONTROLLI CARABINIERI NAS BANCHETTI RIO TERRA? SAN LEONARDO.
Interpress/ M.Tagliapietra.05.09.2018-CONTROLLI CARABINIERI NAS BANCHETTI RIO TERRA? SAN LEONARDO.

VENEZIA. Controlli a tappeto ieri sui banchi della frutta a San Leonardo da parte dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas), del Nucleo Ispettori del Lavoro e, come supporto, anche del personale della stazione dei carabinieri di Cannaregio. Sanzionati quasi tutti gli esercenti per un totale di 40 mila euro di multe. Diversi i casi di lavoratori in nero che sono stati riscontrati tra i banchi. Lo scopo era verificare quali fossero le condizioni lavorative del personale e anche quelle igieniche dei banchi e dei rispettivi magazzini. Per questo è stato chiamato dai carabinieri anche lo Spisal dell’Usl 3 Serenissima che si occupa di appurare se vengono rispettate le norme previste da chi vende alimentari, frutta e verdura.

Ieri mattina sulle 10.30 una ventina di uomini dell’arma si sono presentati a San Leonardo, dove ci sono dei banchi della frutta gestiti da italiani e da bangladesi. I carabinieri hanno chiesto tutta la documentazione, in particolare quella dei banchi dei bangladesi che vendono bicchieri di plastica con frutta o altri prodotti da consumare passeggiando.

Tra le infrazioni di maggior rilievo, oltre all’assenza di un contratto per alcuni lavoratori, ci sono quelle igieniche, confermate dallo Spisal. Prima tra tutte la condizione dei magazzini che versano in stati fatiscenti e non sono registrati in quanto tali. Poi i frigoriferi esposti non sono funzionanti e la macedonia o la frutta che viene tagliata per essere venduta a porzione ai turisti, è preparata senza avere nessuna autorizzazione di somministrazione cibo o bevande. Infine, i carabinieri hanno rilevato uno stato di sporcizia generale in più banchi, confermato anche dallo Spisal.

I controlli, coordinati dal colonnello Vincenzo Nicoletti, sono avvenuti seguendo un programma di verifiche nei punti nevralgici delle zone di turismo, ma anche dopo ripetute segnalazioni da parte di cittadini. Attualmente i banchi sono ancora aperti, ma potrebbe arrivare una sospensione delle attività quando ci sarà una definizione delle sanzioni. A chi gestisce i banchi è stato detto cosa fare e cosa non fare e anche da questo dipenderanno le sanzioni future. I banchi presenti sono a capo di due aziende veneziane, mentre i restanti sono metà acquistati da bangladesi e metà invece affittati da italiani.

Questo approfondimenti non rientra nei controlli di ieri mattina, ma potrebbe essere oggetto di ulteriori verifiche. —


 

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