Bancarotta, chiesto il rinvio a giudizio dei Mio

portogruaro
Il fallimento dell’Immobiliare Mio Dino snc, dichiarato dal tribunale di Pordenone a novembre 2016, porta con sé pesanti risvolti penali. Il procuratore della Repubblica Raffaele Tito, infatti, ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta per nove indagati, i quali avrebbero sottratto alla procedura concorsuale i loro beni immobili e denaro contante per svariati milioni di euro. Le persone nel mirino degli inquirenti sono Giuseppe Mio, 68 anni, e Francesco Mio, 63 (ex presidente del Portogruaro Summaga) soci amministratori dichiarata fallita a novembre 2016, residenti a Portogruaro; Daniela Vivan, 69 anni, pure lei di Portogruaro; Egle Nigris, 60 anni, residente a Concordia Sagittaria; Elena Mio, 38 anni, Andrea Mio, 35, Alessandra Mio, 42, e Paolo Mio, 35, tutti residenti tra Portogruaro e San Donà. Oltre a loro, l’avvocato Andrea Bitonti, 48 ani, di Modena, che attualmente risulta detenuto per altra causa. Nelle loro qualità di soci illimitatamente responsabili e quindi falliti assieme alla società di persone, sono accusati di avere trasferito immobili in piena proprietà alla Yaz srl, società di diritto bulgaro con sede a Sofia, individuata come trustee – soggetto che gestisce i beni conferiti nell’interesse dei beneficiari – del “Mio Trust”.
Si parla di numerosi immobili, tra cui una villetta a Bibione, sei appartamenti (cinque a Portogruaro e uno a Belluno) e due case su due piani, sempre a Portogruaro. La creazione del “Mio Trust”, secondo l’accusa, è stata ideata dall’avvocato Bitonti. Inoltre Francesco Mio, agendo in nome e per conto della Mio Dino snc, avrebbe sottratto al fallimento un complesso immobiliare a uso industriale in località Summaga, a favore della Yaz srl, d’intesa con Bitonti, non incassandone neanche in parte il corrispettivo pattuito di 400 mila euro.La distrazione di beni contestata agli amministratori Francesco e Giuseppe Mio riguarda anche denaro liquido per un totale di 7 milioni 545 mila euro, mediante operazioni di prelevamento soci e di finanziamento in favore delle società partecipate, ovvero Industria Mio Dino srl, Mio Dino Interior design srl e Immobiliare Dgf srl. Francesco e Giuseppe Mio, come amministratori della Mio Dino Interior design, assieme all’avvocato Bitonti sono indagati anche per avere distratto dall’azienda, fallita nel 2015, la merce dello show room per un importo di 605 mila 500 euro. —
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