Bambina di sette mesi uccisa da una malattia rara

Noventa. Ieri i funerali della piccola in una chiesa piena di parenti e amici Il ringraziamento dei genitori al personale medico di San Donà e Padova

NOVENTA. Era nata con una rara malattia congenita e si è spenta a soli sette mesi la piccola Chiara Martini di Noventa. Ieri pomeriggio il commosso ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Noventa, con i genitori, papà Alberto e mamma Laura Mariuzzo, i nonni, gli zii e i parenti. E poi tanti amici e conoscenti che hanno voluto salutare questo angelo che ha lasciato un vuoto enorme nella sua famiglia e chi ha vissuto questo agonia fino a quando il suo cuore ha smesso di battere.

Era stata ricoverata più volte in questi mesi all’ospedale di San Donà, poi in quello di Padova, reparto malattie rare, dove le era stata diagnosticata una grave disfunzione metabolica di cui soffriva dalla nascita.

«Ringraziamo tutto il personale degli ospedali di San Donà e Padova, del reparto malattie rare», hanno commentato i genitori, «ci sono stati molto vicini e ci hanno aiutandoci ad affrontare questa sofferenza per una malattia che l’aveva condannata purtroppo dalla nascita».

L’epigrafe della piccola è stata affissa dalle onoranze funebri Stefanon Brollo a Noventa, ma anche a San Donà e altri paesi dove la famiglia è molto conosciuta. Hanno organizzato assieme alla famiglia i funerali nella parrocchiale di San Mauro a Noventa.

Tante persone, soprattutto le mamme, si sono fermati davanti a quell’annuncio su un tenue sfondo rosa, con la foto della bimba ancora sorridente nel passeggino. Una vita che è solo sbocciata, un soffio di pochi mesi e una famiglia che l’ha amata ogni giorno, minuto, secondo in cui è potuta restarle vicina, sapendo che non sarebbe stato per molto tempo. Il padre Alberto è un impiegato di 29 anni di Noventa, la moglie Laura è un anno più giovane ed è agente della polizia locale di Jesolo, ieri al funerale con una delegazione del comando e le condoglianze sentite del comandante, Claudio Vanin. Anche il Comune di Jesolo con il sindaco, Valerio Zoggia, ha espresso il suo cordoglio per il lutto che ha colpito la vigilessa Laura Mariuzzo. «Come primo cittadino», ha detto il sindaco Zoggia, «esprimo la mia personale commozione per la grave perdita e il lutto che ha colpito la nostra giovane agente e la sua famiglia. Cercheremo di starle vicino e non farle mancare il nostro affetto, consapevoli di quanto sia difficile sopportare un dolore così enorme nella sua tragicità».

Giovanni Cagnassi

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