Ballottaggio: il faccia a faccia Brugnaro-Casson alla "Nuova"

VENEZIA. Sicurezza e rilancio del lavoro, centri sociali e conflitti di interesse, la nuova giunta e le alleanze. Un inizio soft e poi si è acceso il confronto tra i due candidati a sindaco di Venezia, Luigi Brugnao per il centrodestra e Felice Casson per il centro sinistra, intervistati da Alberto Vitucci nella videochat in redazione.
Questa una sintesi delle loro risposte: uguali domande e cronometro per le risposte
Aspensionismo oltre il 40%: come convincere convincere gli elettori a votare per voi?
Casson: "Partiamo dal dato di fatto che abbiamo ottenuto il 38% dei voti dei cittadini, ma certo il 41% di non votanti al primo turno è un dato impressionante. Vanno convinti a votare per scegliere il futuro della città: non bisogna stare a casa a brontolare, bisogna partecipare alla vita pubblica. Noi abbiamo un'idea nuova di città, una strada del fare sul turismo, la cultura, il commercio, l'artigianato con la garanzia che quanto successo con il Mose un anno fa non si ripeterà mai, in massima tarsparenza"
Brugnaro: "Non ho mai avuto tessera di partito in tasca, mai pensato di fare politica e a 53 anni e con 5 figli, ma questa città ha un bilancio così disastrato che bisogna ripartire dai cittadini. Faccio politica da 80 giorni e la lista Brugnaro è il primo partito della città. Se vinco avrò la maggioranza e la città sarà governata per la prima volta da una lista civica. Saremo aperti a tutti i cittadini, vedremo la natura del buco e faremo la nostra corsa contro il "partito del no".
Che accordi-apparentamenti farete e quale giunta se sarete eletti?
Brugnaro: "Nessun apparentamento, perché il premio di maggioranza sarà distribuito tra i consiglieri eletti al primo turno. Però accordi politici ne faremo certamente con persone che ci hanno messo la faccia e sono a disposizione del governo della città, come Zaccariotto, Boraso Bellati. Immagino che gli elettori dei 5 stelle si possano trovare su una politica fatta di confronto. Io ci metto la mia faccia, ho fatto un patto con i cittadini: m'impegnerò affinché i cittadini tornino proprietari della loro città".
Casson: "Ho detto subito che non avrei fatto accordi, per uscire dalla logica dei vecchi partiti e mi impegno per una squadra totalmente nuova, indipendente, scelta per le competenze. I contatti con la Lega, Fratelli d'Italia, la Fiamma segono la vecchia logica. Il Comune non può governato solo da una persona, per quanto brava, ma da competenze diverse, anche a livello nazionale e internazionale. Come sindaco terrò la delega alla Sicurezza e indicherò per finanza e bilancio una persona esperta, anche nelle relazioni nazionali e internazionali. Poi ci saranno persone come Philippe Daverio e Renzo Rosso che daranno gratis la loro competenza alla città"
Turismo, grandi navi: risorsa da gestire.
Casson: " il turismo è sempre una risorsa, i guai arrivano dall'assedio che nega la qualità della vita. va riorganizzato usando il web, l'informatica per dirottare i flussi nel tempo e negli spazi. Inoltre, non possono contribuire solo i residenti negli alberghi con la tassa di soggiorno: non è giusto che chi viene con le grandi navi non lasci niente, così per l'aeroprto, chi arriva da Cavallino e lascia solo le "scasse" o in treno: tutti devono contribuire per migliori servizi alla città., per veneziani e ospiti, iniziando dai bagni".
Brugnaro: "Diciamo subito che le navi da crocier devono restare in Marittima, arrivando dal Canale dei Petroli e Marghera, altrimenti perderemmo 5 mila posti di lavoro. E basta con il partito delle tasse: io voglio farle calare. E' vero che esistono due tipi di navi, quelle che portano turismo di qualità e quelle che portano visitatori mordi-e-fuggi mattina sera che vanno disincentivate, portandole sì fuori. Perché a Venezia deve restare l'home port commerciale e turistico, per creare lavoro ed economia".
Casson: "Non esiste la possibilità di scvare il cavale Vittorio Emanuele, perché nessuno ha mai presentato il progetto: si parla del nulla. e per di più si scaverebbero i fanghi tossico nocivi pieni di veleni scaricati dalla zona di Porto Marghera nel passato. L'attività di crociera va garantita, ma con una nuova collocazione delle navi".
Brugnaro: "La mia posizione è chiara e serve un segnale politico". "E' una palla che le navi possano andare in bocca di porto: ve lo immaginate il traffico per il trasporto di persone, merci, fornimenti....e Trieste ringrazia"
C'è un grave problema di lavoro: come si rilancia Porto Marghera?
Casson: "Dobbiamo partire da bonifiche e zona franca, con una semplificazione assoluta delle procedure: una autorità per tutte le richieste e tutte le procedure (c'è nella proposta di legge Speciale in Senato) e ripartire dalle agevolazioni che prevede anche l'Europa: una zona franca economica per Porto Marghera e anche il distrettod el vetro di Murano. Bisogna avere volontà".
Brugnaro: "E' la volontà che è mancata, appunto, sinora. con te sul palco di sono Tommaso Cacciari e i centri sociali. Noi vogliamo togliere Marghera dal Sin disgraziato, perché ha reso il ministero competente per tutto. Il problema sono i protocolli. Folle inserirci nel Pif: abbiamo mandato le nostre terre in Germania (perché siamo stupidi) pagando e loro le hanno analizzate ed usate come fondi stradali, in Germania! Ci sono troppe norme. Dobbiamo aprire agli imprenditori, dirgli che siamo contenti vengano a investire qui. il falso ambientalismo ha fatto perdere 40 mila posti di lavoro".
Conflitti di interesse e doppi incarichi
Brugnaro: "Non ho conflitti di interesse. Ho un'area ai Pili che ho comprato con i miei soldi e ho detto che non vi farò nulla. Ho ritirato il ricorso al Tar per Poveglia, anche se è un'infamia fatta a Venezia: avevo vinto un'asta regolare e volevo favi un ospedale per patologie del cibo e 200 posti di lavoro . La Misericordia è pronta, la presenterò venerdì: ho investito 10 milioni di tasca mia perché il Comune mi ha negato una fidejussione alla quale avevo diritto, perché voleva togliermela per fare un centro islamico".
Casson: "Pacifico che non si può fare il parlamentare e mi dimetterò immediatamente da senatore. Il conflitto d'interesse c'è da sempre: la Serenissima aveva un Inquisitor del Doge in vita e dopo morte. Un uomo pubblico non può avere conflitti, serve un blind trust come in America. Io lavorerò 24 ore su 24 per Venezia, senza nessun altro pensiero. Quanto a Poveglia io credo che le isole siano un bene pubblico".
Sicurezza. i cittadini ne chiedono di più e denunciano il degrado urbano
Casson: "La sicurezza è il primo tema per i cittadini, terrò la delega e agiremo con atti concreti: una persona esperta in anticrimine a fare il punto su droga, prostituzione contraffazione, illegalità diffuse e 100 vigili per le strade come punto di riferimento dei cittadini".
Brugnaro: "Sarò a tempo pieno a fianco dei cittadini, sarò per le strade con i vigili la notte, con i cittadini puliremo la città per ricominciare a sentirla nostra. basta abusivi, basta cinesi".
Impresentabili in lista?
Casson: "La mia vita di magistrato prima e di senatore poi è contro qualsiasi forma di violenza e illegalità"
Brugnaro: "Mente, sul palco con lui c'era Tommaso Cacciari che la settimana dopo attaccava i poliziotti a Mestre".
Casson: "E' Brugnaro ad avere i neofascisti in lista"
Brugnaro: "Ma non è vero. Se mi date fiducia avremo una maggioranza bulgara e sistemeremo la città insieme".
Spese elettorali:
Brugnaro: "Ho speso soldi di tasca mia guadagnati da persona libera con il mio lavoro, per farmi conoscere, restando dentro la legge. Sono una persona onesta"
Casson: "Abbiamo raccolto donazioni dei cittadini per 58 mila euro e le spese sono sul nostro sito. Mi avevano offerto di inviare una lettera a tutti i veneziani, ma costava 38 mila euro di stampa e 12 mila di spese postali: immorale spendere 50 mila euro per una lettera, non rispertta chi soldi non ne ha".
Appello agli elettori:
Casson: "Votateci perché abbiamo un progetto per il futuro della città, per ripartire con una nuova era con una squadra nuova di grande professonalità, per rimettere in moto il Comune con pulizia, trasparenza, etica, indipendenza"
Brugnaro: "Penso che i cittadini abbiano diritto a una città migliore. Ho sempre fatto impresa onestamente, sono un manager: possiamo partire insieme ai cittadini per costruire una nuova città".
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