Ballò, dopo le fiamme il rischio diossina

L’Asl 13 invita a lavare gli ortaggi nelle zone di Ballò, Arino, Pianiga, Fiesso e Stra. Polemiche per il ritardo dell’allerta
Di Filippo De Gaspari

«Lavare accuratamente frutta e verdura dell’orto». L’avviso è stato diramato ieri, in simultanea, in tutti i comuni attraversati dal pennacchio di fumo nero levatosi mercoledì notte dalla IdealService di Ballò. “Solo in via precauzionale” precisano le autorità sanitarie, ma tra i residenti è subito scattato l’allarme.

La nota. L’avviso è stato diramato venerdì dal Dipartimento di prevenzione dell’Asl 13 e inviato al commissario straordinario di Mirano e ai sindaci di Pianiga, Dolo, Fiesso e Stra: contiene le prime valutazioni ufficiali di carattere igienico-sanitario prese dopo i rilevamenti effettuati dall’Arpav. In pratica il Dipartimento afferma che «i composti organici volatili rilevati dai campionamenti Arpav hanno evidenziato livelli entro i limiti». Rilievi effettuati dall’Agenzia regionale per l’ambiente in più punti, in particolare nelle località sottovento, dove i fumi si sono diretti nelle 24 ore successive allo scoppio dell’incendio in via Stazione e cioè Arino, Fiesso e Stra. Nella comunicazione ai Comuni si legge anche che «per quanto riguarda l’emissione di altri inquinanti (amianto dalla copertura e diossine alla combustione di materiale plastico) non ci sono ancora i risultati delle analisi dei campioni effettuati sull’aria». Poi prosegue: «Ci si riserva di fare ulteriori valutazioni quando tutti i dati saranno resi disponibili, nel frattempo, considerato che la diossina è prevalentemente assunta con gli alimenti (più del 95%), in attesa di ulteriori dati Arpav si raccomanda di lavare gli ortaggi raccolti da eventuali orti privati investiti dalla nube con abbondante acqua corrente prima del consumo».

I dati. Nella loro relazione Asl e Arpav affermano che «i valori di microinquinanti rilevati (diossine, furani e idrocarburi) sono risultati elevati, confermando la validità precauzionale delle indicazioni di evacuazione della zona a valle». Dati numerici non ne sono ancora stati forniti, ma il raffronto ha riguardato le misure effettuate il 1 febbraio a monte dell’incendio (vicino alla stazione di Ballò) e a valle, di fronte alla rivendita di miele in via Friuli Venezia Giulia a Pianiga. I composti organici come benzene e toluene sono risultati, nella zona dell’incendio, di poco ma pur sempre superiori ai limiti di riferimento. Per quanto riguarda gli idrocarburi invece i valori elevati sono stati riscontrati nell’area industriale tra Ballò e Cazzago e in misura minore, ma sempre sopra i livelli medi di riferimento a Stra. Si parla di dati superiori a quelli generati in aree ad elevato traffico veicolare.

Precauzione. «Non vi sono pericoli reali per la popolazione – precisa il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Flavio Valentini – è chiaro che un incendio del genere, per estensione, durata e materiale combusto, ha generato livelli di microinquinanti organici superiori alla norma, ma siamo comunque entro i limiti. Anche se restiamo in attesa dei dati validati dall’Arpav è difficile che le concentrazioni risultino nocive per la salute. L’avviso di lavare con acqua corrente gli ortaggi è precauzionale, se qualcuno non l’ha fatto nei giorni scorsi non va incontro a problemi di sorta».

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