Bagnino e spacciatore riforniva di droga Caorle

Denunciato un 23enne di Portogruaro che ad agosto ha venduto un etto di cocaina Quattro mesi di indagini. Gli acquirenti erano almeno venti giovani del posto
Di Rosario Padovano

CAORLE. Un 23enne di Portogruaro, è stato denunciato per spaccio, vendeva droga mentre, nell’agosto scorso, faceva il bagnino in un villaggio vacanze di Caorle. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di documentare la vendita di una ventina di dosi di cocaina ad altrettanti giovani, che non si trovavano al villaggio per le vacanze.

Un’indagine quella dell’arma che si è conclusa il 28 dicembre e che durava da almeno quattro mesi; da quando cioè i carabinieri di Caorle erano riusciti a informarsi su un fiorente mercato di droga nella zona ovest del comune. Teatro delle cessioni di stupefacente era infatti la zona del Lido di Altanea. È qui che il 23enne di Portogruaro lavorava. Faceva l'assistente bagnante in un villaggio turistico che si trova nella parte nuova della località marinara. Stando alla ricostruzione dei carabinieri, in quei giorni di agosto, il bagnino aveva venduto qualcosa come un etto di droga, in particolare cocaina, probabilmente utile per “allungare” la serata dei giovani che frequentavano i locali del luogo o che si trovavano a Caorle per il lavoro stagionale. Gli acquirenti erano una ventina di giovani, più o meno coetanei del bagnino; residenti a San Donà di Piave, San Stino di Livenza, Caorle e Portogruaro. Lo spaccio avveniva nella maggior parte dei casi di notte, attraverso un rapido scambio restando in auto, parcheggiate in zone isolate. Il giovane è stato dunque denunciato, e il procedimento è in capo alla Procura di Pordenone.

I giorni successivi al Natale hanno tenuto molto impegnati i carabinieri di Portogruaro. Sul fronte della lotta ai furti va segnalata la denuncia di una cittadina rumena, di 41 anni, accusata di furto aggravato. Alle 18 di domenica la donna era stata sorpresa dal personale del centro commerciale Carrefour, mentre si stava impossessando di due paia di scarpe, sulle quali aveva sostituito il codice a barre con quello di altre calzature dal prezzo decisamente inferiore. La refurtiva, del valore complessivo di 150 euro, è stata restituita al supermercato.

Domenica e ieri, infine sono state tre le persone sorprese con un tasso alcolemico superiore al consentito. L'episodio più grave ha riguardato un 28enne portogruarese che con 1,55 grammi di alcol per litro di sangue ha dovuto dire addio alla sua macchina, sequestrata.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia