Bagnino e spacciatore la sua coca era cancerogena

Eraclea. Nei guai un albanese di 32 anni che gestiva il giro con altre due persone Indagini al via nel 2013, le dosi da uno a dieci grammi tagliate con la fenacetina

ERACLEA. Bagnino arrestato per spaccio, tagliava la cocaina con sostanze cancerogene. L’operazione “Lifeguard” dei carabinieri ha svelato un traffico di droga a Eraclea e Jesolo che era iniziato nel 2011. Nei guai Alket Malo, bagnino, albanese di 32 anni, residente a Eraclea, sottoposto agli arresti domiciliari, con I.M. una donna di 32 anni di origine serba, residente a Jesolo, sottoposta all’obbligo di dimora e divieto di allontanarsi dall’abitazione nelle ore serali e notturne, infine un operaio albanese di  39 anni, D.I., anche lui residente a Eraclea, al quale è stato notificato l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni alla settimana.

Il fatto ancora più grave è che dalle analisi chimiche della cocaina è emerso che le sostanze da taglio utilizzate erano cancerogene. Le indagini sono iniziate da un sequestro di 78 grammi di cocaina nel febbraio del 2013. La cocaina era stata trovata nel garage condominiale dell’abitazione di Malo a Eraclea. Da allora le indagini, con lunghi pedinamenti e accertamenti, hanno consentito di documentare un’attività di spaccio che ha visto protagonisti i tre dal 2011 a tutto il 2014. Il nome dell’operazione si ispira alla professione del principale indagato.

La droga sequestrata nel garage di Eraclea, considerato il quantitativo, ha insospettito gli inquirenti che hanno capito di essere di fronte a un preoccupante traffico di stupefacenti e non a un caso sporadico di consumo individuale. I pedinamenti hanno condotto alle mosse dei tre stranieri che a vario titolo, e in numerose occasioni, con contatti sia settimanali sia quotidiani, hanno ceduto cocaina per dei quantitativi che vanno dal semplice grammo ai dieci. Erano svariati i consumatori locali che, sistematicamente, si rivolgevano a loro per rifornirsi.

Il bagnino, dopo avere reperito la cocaina, la nascondeva nelle pertinenze della sua abitazione a Eraclea, cedendone una parte alla donna che la spacciava. E lo stesso valeva per il terzo albanese. Le analisi chimiche di laboratorio eseguite sulla polvere sequestrata nel corso di tutta l’attività, circa un centinaio di grammi, ha rivelato che tra le sostanze da taglio era presente anche la fenacetina, sostanza cancerogena.

Giovanni Cagnassi

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