Bagnini verso lo sciopero convocato un incontro

Il sindaco Zoggia ha chiamato le parti per trovare un difficile accordo La protesta nata dopo la disdetta dell’integrativo da parte di Jesolo Turismo
COLUCCI FGAVAGNIN JESOLO ESERCITAZIONE
COLUCCI FGAVAGNIN JESOLO ESERCITAZIONE

JESOLO. Incontro urgente fissato dal sindaco Valerio Zoggia per risolvere la questione guardiaspiagge a Jesolo. Gli assistenti ai bagnanti della Jesolo Turismo hanno comunicato lo stato di agitazione che potrebbe precedere uno sciopero sulla spiaggia contro la disdetta del contratto integrativo e dei diritti conquistati dal 1982 a oggi con la firma del primo contratto. Zoggia ha voluto un incontro il presidente della Jesolo Turismo, Luca Boccato, poi le organizzazioni sindacali del settore che hanno proclamato lo stato di agitazione.

«Vogliamo trovare una mediazione per risolvere tutti i problemi», dice Zoggia, «il servizio di controllo della spiaggia da parte degli assistenti ai bagnanti della Jesolo Turismo è uno dei migliori in Europa, nostro fiore all’occhiello e pertanto molto importante. Contiamo a breve di trovare assieme una soluzione».

Sulla questione è intervenuto Franco Scantamburlo, ex segretario Filcams Cgil che quei contratti aveva firmato a suo tempo. «I lavoratori della Jesolo Turismo Spa», ricorda l'ex sindacalista, «sono stagionali che in questa attività hanno costruito progetti di vita e di famiglia che devono essere salvaguardati. Il periodo di impiego, che una volta vedeva un folto gruppo con contratti di 7 mesi e 18 giorni a cui seguivano quelli a 6 mesi e 5 giorni e poi gli stagionali veri e propri, era una garanzia di mantenimento delle professionalità che hanno garantito la qualità e la eccellenza del servizio. La Jesolo Turismo spa è stata in questi anni una ricchezza per la città e con gli utili della gestione, dell’allora campeggio, garantiva impiego dei lavoratori con i servizi di manutenzione. Il futuro passa ancora da qui. I servizi e la possibilità di ampliarli con attività di gestione e realizzazione di parcheggi, sono ulteriori opportunità di incrementare i ricavi e, quindi, garantire occupazione e qualità dei contratti di lavoro. Sarebbe un errore grave e un danno alla città pensare che solo con i conti della serva si sistemano le questioni».

«Hanno ragione i lavoratori e il sindacato», prosegue, «a dire che i bilanci sono in ordine. Non servono “idee alla Marchionne” ma coraggio politico e lungimiranza perché il servizio di salvataggio è una parte importante dell’offerta dei servizi. Allora il presidente faccia un passo indietro e riprenda il confronto. Ciò che manca, infine, è la Regione che su questo settore è latitante da sempre».

Per il momento, il presidente Luca Boccato preferisce non parlare.

Giovanni Cagnassi

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