Bagnini, uno sciopero in piena estate

I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione contro la Jesolo Turismo: «Non rispetta i patti»

JESOLO. Bagnini verso lo sciopero. Un fatto clamoroso in piena estate e intanto, dopo l'ultima assemblea con i sindacati, gli assistenti ai bagnanti della Jesolo Turismo hanno proclamato lo stato di agitazione che prelude allo sciopero per fine mese. La comparsa di melanomi, problemi alla vista e alla schiena, quindi malattie professionali, ma anche problemi contrattuali e dotazioni sono tra le cause della decisione.

Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil di Venezia hanno proclamato lo stato di agitazione alla Jesolo Turismo SpA, con riserva di comunicare le azioni che verranno programmate fino a completa risoluzione della controversia. Ritengono insoddisfacenti le relazioni intercorse con la direzione aziendale, accusata di “nascondere la testa sotto la sabbia”. Il dito è puntato contro il presidente, albergatore e manager Luca Boccato.

«Come già evidenziato più volte», spiegano i segretari sindacali Luca Zuin, Caterina Boato e Luigino Boscaro, «restano ancora numerose questioni irrisolte, tra le quali la messa in discussione della contrattazione integrativa aziendale, appena rinnovata lo scorso anno, sia dal punto di vista economico che normativo, la volontà di disconoscere la «pianta organica», che garantisce il principio di precedenza per i dipendenti stagionali, la mancanza di una chiara definizione della contrattazione collettiva applicata in azienda, la carenza dell’applicazione delle procedure in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolar modo sul tema della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Si sono evidenziati casi di problemi alla pelle dovuti alla prolungata esposizione al sole, già trasmessi allo Spisal, oltre all’assenza di riscontro alle indicazioni utili al miglioramento della competitività della società».

La Jesolo Turismo, costituita nel 1983, è per il 51% del Comune, 35% dell'associazione jesolana albergatori, del 10% della Provincia e del 4% dell’Ascom di San Donà e Jesolo. Gli addetti agli stabilimenti balneari e bagnini sono ben 91 per oltre 130 dipendenti totali. Oltre nove milioni di euro nel 2013 il fatturato, oltre alle attività degli stabilimenti balneari Green Beach e Oro Beach e del campeggio Jesolo International, quindi il Palazzo del Turismo e la gestione della darsena.

«Rammentiamo alla direzione la vocazione “sociale” della Jesolo Turismo, finalizzata alla destagionalizzazione delle attività e al miglioramento dell’occupazione per i cittadini del litorale», aggiungono lavoratori e sindacalisti, «pertanto stigmatizziamo l’atteggiamento aziendale, ma ribadiamo ancora una volta la nostra volontà di voler essere messi in condizione di operare. Chiediamo al sindaca, in quanto rappresentante del maggior azionista della società», concludono i bagnini jesolani, « di tener fede all'impegno preso nel corso dell'incontro, tenuto ad aprile, di voler riaprire il tavolo sindacale e trovare una sintesi delle diverse istanze». (g.ca.)

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