Bagni pubblici all’Aepe, risolto il contratto

Dopo l’interpellanza di Visman (Cinque Stelle) a Zuin, Pmv rompe l’accordo con il subaffitto a terzi

LIDO. Fulminea risoluzione del contratto stipulato tra Pmv - la società patrimoniale di Actv – e Aepe, l’Associazione pubblici esercenti di venezia, per la gestione dei servizi igienici collegati al terminal di Santa Maria Elisabetta al Lido. È bastata la presentazione di un’interpellanza sulla vicenda presentata qualche giorno fa dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle Sara Visman all’assessore alle Azoende Michele Zuin perché in data 15 marzo Pmv comunicasse che il contratto d’affitto con l’Aepe era stato risolto consensualmente, a testimonianza di come in tutta la vicenda ci fosse qualcosa di strano. L’Aepe infatti che aveva preso in affitto la gestione dei servizi igienici alla cifra simbolica di 100 euro annui, li aveva ppi ceduti a sua volta in concessione a un operatore privato L'interpellanza di Visman - che fa riferimento anche a lamentele da parte dei residenti sul fatto che i servizi igienici sarebbero aperti in modo irregolare e non in modo pienamente soddisfacente agli standard - chiedeva di avere dati sulla registrazione del contratto tra Pmv e Aepe e anche la copia del contratto di sublocazione tra l'Associazione esercenti e il soggetto che ha scelto per gestire il servizio. Non avendo avuto risposta nei termini canonici di 30 giorni, aveva chiesto a Zuin i motivi del ritardo, se l'affidamento doveva essere svolto con bando pubblico, anziché per affidamento diretto e a quanto ammontasse la locazione pagata dal gestore ad Aepe. Chiedeva inoltre di sapere a quanto ammontassero gli incassi dei servizi igienici gestiti da Veritas, per poterli paragonare a quelli di Piazzale Santa Maria Elisabetta. Il direttore dell’Aepe ernesto Pancin aveva a sua volta spiegato che l’Associazone aveva ceduto in concessione gratuita la gestione dei servizi a una signora che se ne occupava riscuotendo le tariffe d’ingresso.

«Adesso Pmv tramite il Comume - commenta Visman (M5S) - dice che il contratto è stato risolto consensualmente “in seguito all’accertamento di alcune incongruenze in esso riportate e per una nuova valutazione dell’interesse pubblico a mantenere la gestione dei servizi igienici così com’era stata regolata finora”, annunciando anche che sarà pubblicata quanto prima una manifestazione d’interesse pubblica. È evidente che in tutta questa vicenda è stata seguita una procedura irregolare e viene fuori anche che il contratto di affitto non era stato nemmeno registrato perché il nuovo terminal del Lido era in fase di accatastamento. Speriamo che ora prevalga la trasparenza». (e.t.)

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