Bagni in Canal Grande, turisti stangati
Prime due maxi multe da 450 euro a un australiano e a un tedesco, sanzione da 250 euro all’amico in mutande
Le maxi multe contro le nuotate selvagge sono arrivate. Nel giro di 24 ore la polizia ha sanzionato con due multe da 450 euro un ragazzo tedesco e uno australiano, colti in “flagrante di bagno” , e con una da 250 a un amico pronto a tuffarsi in canale. La prima stangata è arrivata quindi nella notte tra venerdì e sabato nel sestiere di San Marco a un giovane tedesco, beccato mentre usciva in mutande da un canale, dopo una nuotatina notturna verso le 2.30. Sulla riva ad aspettarlo c’era un amico in slip, in procinto di buttarsi. Quando la pattuglia della polizia si è avvicinata e ha chiesto spiegazioni, il giovane ancora bagnato ha risposto tranquillamente di aver fatto una nuotata e l’altro serafico che si stava per tuffare. Entrambi hanno affermato di non sapere che era vietato tuffarsi, ma sono stati portati in ufficio dove il ragazzo che stava nuotando ha ricevuto la multa da 450 euro e l’altro in mutande una da 250. Insomma, tolleranza zero contro chi non rispetta la città.
Negli ultimi giorni i veneziani hanno dovuto sopportare episodi di maleducazione continua, raggiungendo l’apice con le due coppie che si esibivano mentre facevano sesso una ai piedi di Rialto e l’altra in un imbarcadero. In questo periodo di intenso flusso turistico le forze dell’ordine, in vista del Ferragosto, hanno intensificato i controlli. Controlli destinati non solo a prevenire fenomeni criminosi, ma anche a combattere quel degrado che il questore Gagliardi ha definito «una maleducazione imperante che si autoalimenta con l’emulazione».
Dopo poche ore la seconda maxi multa da 450 euro è arrivata a un ragazzo di Sydney di 20 anni che nuotava pacifico a San Stae. Ieri mattina, grazie all’avvistamento di un tassista, la questura è giunta in un battibaleno, cogliendo in flagrante anche l’australiano. L’ha scampata l’amico che lo attendeva in riva, ma siccome era vestito non gli è stata contestata nessuna infrazione.
Dopo poco sul posto è arrivato anche l’assessore ai Trasporti Renato Boraso che stava facendo un sopralluogo per verificare l’operazione Onda Zero contro il moto ondoso. L’australiano non ha capito subito che di lì a poco la sua vacanza si sarebbe trasformata in uno dei giorni più neri. All’inizio, con qualche sorrisino, ha cercato di mettere una toppa a quella che considerava solo una “marachella”. Quando le forze dell’ordine gli hanno consegnato la multa è sbiancato e ha tirato un calcio alla sua valigia. «Ha detto subito che non sapeva che fosse proibito», ha raccontato Boraso,«gli ho chiesto se si fosse mai domandato come mai nessuno faceva il bagno e spiegato il pericolo di tuffarsi con le barche a motore».
Oltre alla multa è stato rintracciato il B&B dove alloggiavano: «Anche le strutture devono aiutarci», ha concluso Boraso «Bisogna dire ai propri ospiti come ci si comporta a Venezia». Le prime reazioni dei veneziani sono state positive, anche se ci sono delle perplessità sul fatto che i giovani davvero pagheranno le multe: «Posso assicurare che lo faranno», ha detto Boraso, «abbiamo i loro dati e il verbale, le multe saranno pagate».
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