Bagni e tuffi in Canal Grande, gli episodi si ripetono

VENEZIA. Bagni in Canal Grande, dilaga tra i turisti in visita alla città la pessima idea di potersi concedere un tuffo nel Canal Grande. Le testimonianze si ripetono, come quella di Marco Regalini e che risale alle 22.30 circa di mercoledì sera. La foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook de "Il Gabbiotto".

E ci sono le segnalazioni di piloti Actv e Alilaguna che hanno allertato la centrale del trasporto pubblico perché un gruppo di persone, non solo faceva il bagno davanti alla stazione, ma attraversava addirittura il canale a nuoto, tra i battelli del servizio pubblico.
Una pessima "moda" perché oltre che un segnale di mancanza di rispetto per la città, i turisti creano pericolo per la navigazione e mettono a rischio la loro vita, come è accaduto al neozelandese, ricoverato in Rianimazione dopo un tuffo dal ponte di Rialto con una rovinosa caduta su un taxi in transito.

E i veneziani? Cominciano a reagire, come testimonia questo video pubblicato su Facebook da Roberta Chiarotto: un gruppo di giovani turisti hanno preso il Canal Grande per una piscina pubblica e sono arrivati in campo San Vio in costume da bagno.
Ma sono stati fermati dalla donna veneziana, una residente, che con toni decisi, li ha informati che questi bagni sono proibiti e Venezia è città da rispettare. Il video ha scatenato grande consenso tra i veneziani.
Nell'Ottocento, il problema era già sentito, come ha segnalato Iveser su Twitter pubblicando una vecchia stampa che riproduce un salvataggio in Canal Grande.

Insomma, passano i secoli ma non i problemi.
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