Bacino di raccolta per i rifiuti Interviene il prefetto

CAVARZERE. Chioggia ha detto sì al Bacino con Venezia. A Cavarzere, invece, c'è chi propone di andare con Rovigo e, intanto, prende tempo, mentre a Cona il consiglio comunale ha già votato un'istanza...

CAVARZERE. Chioggia ha detto sì al Bacino con Venezia. A Cavarzere, invece, c'è chi propone di andare con Rovigo e, intanto, prende tempo, mentre a Cona il consiglio comunale ha già votato un'istanza alla Giunta Zaia per unirsi a Padova.

Il Bacino in questione è quello per la raccolta dei rifiuti e, in base a una legge regionale, Chioggia, Cavarzere e Cona ne dovrebbero far parte. Il condizionale è pura formalità.

Infatti la Prefettura, intervenuta a causa dell'inerzia della Giunta regionale, ha predisposto un cammino a tappe forzate: approvazione della convenzione in tutti i Comuni entro venerdì, assemblea dei soci del Bacino per oggi e commissario ad acta che sostituirà nell'adempimento i consigli comunali eventualmente inadempienti, entro il 31 dicembre. Margini di trattativa non ce ne sono. Almeno non fino a fine anno, poi si vedrà.

Ma i mal di pancia dei Comuni si sono fatti sentire lo stesso. In particolare Scorzé ha votato la convenzione, ma l'ha accompagnata con un documento che chiede di dividere in due il Bacino: comuni costieri e comuni dell'entroterra e ha chiesto dieci giorni di rinvio dell'assemblea di oggi, per approfondire la questione, invitando all'assemblea anche il sindaco di Cona, Alberto Panfilio, che non è socio Veritas e che usufruisce del servizio rifiuti del consorzio Padova 3. Di questa posizione si è fatto forte lo stesso Panfilio nel proporre al suo consiglio comunale il documento, poi approvato a maggioranza, che fa rotta su Padova.

«Non ci hanno mai invitato ad alcuna riunione», ha detto, «ci vogliono imporre le decisioni prese a Venezia: non servirà a niente, ma almeno poniamo il problema politico. Anche se contiamo lo zero virgola, facciamoci sentire». Ma anche a Cavarzere, c'è maretta: Fabrizio Bergantin (Pd anche lui) guarda a Rovigo e le perplessità di altri consiglieri hanno indotto il sindaco Tommasi a rinviare il consiglio che, l’altra sera, doveva discutere l'adesione alla convenzione. Sullo sfondo il problema dei costi: raccogliere rifiuti nei comuni costieri costa molto di più che in terraferma, e c'è chi non vuole pagare per gli altri. (d.deg.)

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