Bachetto lascia il mercato orticolo «Bilancio in utile»

CHIOGGIA. Bilancio in attivo malgrado il conferimento minore di prodotto. Dopo tre anni il presidente uscente dell’Ortomercato del Veneto, Marco Boscolo Bachetto, traccia un consuntivo insistendo...

CHIOGGIA. Bilancio in attivo malgrado il conferimento minore di prodotto. Dopo tre anni il presidente uscente dell’Ortomercato del Veneto, Marco Boscolo Bachetto, traccia un consuntivo insistendo sulla necessità di potenziare il mercato puntando sulla diversificazione dei prodotti e sul recupero di eccellenze, come il carciofo violetto e la cipolla musona.

«I bilanci nelle ultime due annate», spiega Bachetto, «si sono chiusi con un utile grazie a un’attenta gestione economica volta alla razionalizzazione dei costi, nonostante le minori entrate dovute alla diminuzione dei conferimenti. Abbiamo insistito sulla diversificazione per incentivare i produttori a uscire dalla monocoltura (radicchio), pratica non sostenibile sia agronomicamente che economicamente, per consolidare e salvaguardare il reddito». Si è spinto per il recupero di coltivazioni tipiche chioggiotte, in primis il carciofo violetto e la cipolla musona, ma anche carota in foglie, barbabietola rossa, zucca marina, patate lisetta. «Un cambiamento di prospettiva che necessita di tempo», spiega il presidente, «occorre che gli orticoltori lo recepiscano gradualmente e anche l’ortomercato deve prepararsi, per questo si è deciso di realizzare quattro celle frigorifere con il contributo dei Patti territoriali. Con le celle (i lavori inizieranno a settembre), il “mercato alla produzione” sarà pronto a diventare un polo agroalimentare». Tra i progetti in corso l’avvio di un panel test di confronto “gustativo-sensoriale” tra i radicchi (tondo ibrido e Igp di Chioggia) in collaborazione con l’università di Padova e Veneto Agricoltura con cui verrà lanciata una campagna promozionale. «Altro progetto in cantiere», annuncia il presidente, «la registrazione di un marchio per la vendita di prodotti orticoli trasformati e confezionati in barattolo, come le salse di cipolla, zucca, radicchio e carciofo che possono diventare souvenir gastronomici per i turisti. Nel 2015 abbiamo anche completato l’occupazione degli spazi liberi, con l’ultimo bando abbiamo assegnato 800 metri quadri alla società Manera Logistica di Porto Viro nell’ala ovest». (e.b.a.)

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