Bacci, recordman delle sanzioni 80 mila euro di multe in due anni

Il motoscafista con licenza rossa fermato dai vigili 304 volte, in media un giorno sì e un giorno no Secondo le ordinanze non può passare la mattina in Canal Grande con la sua autorizzazione
Di Alberto Vitucci

Trecentoquattro multe in meno di due anni. Totale: 80 mila euro. È il recordman delle contravvenzioni forse in tutta Italia. Ugo Bacci, motoscafista da almeno vent’anni, si sente un «perseguitato». Difficile capire come sia possibile avere inanellato una serie simile di infrazioni. «Sempre per le stesse cose», dice lui, «il divieto di passaggio e di imbarco che vale solo per le licenze rosse, quelle rilasciate da altri Comuni. Ma è incostituzionale, abbiamo fatto ricorso a Roma».

Una storia incredibile, quella di Bacci. Che nonostante non abbia la licenza comunale di taxi o noleggio (gialla o verde) si ostina a voler lavorare a bordo del suo motoscafo con la licenza rossa, rilasciata dal Comune di Jesolo. «Non sono un abusivo e mi trattano peggio di un delinquente», si sfoga, «adesso cosa dovrei fare? vendere la casa per pagare queste multe ingiuste?». Le sanzioni sono ripartite equamente negli ultimi due anni.

Tolte le feste e i giorni di riposo, praticamente Bacci si è preso una multa da 254 euro ogni due giorni. Un giorno sì e un giorno no fermato dalla pattuglia dei vigili, che ormai lo conoscono. «Mi dispiace, ma noi non possiamo fare nulla», spiega Giordano Zuin, comandante della sezione acquea della Polizia municipale, «se le nostre pattuglie non lo fermassero incorrerebbero in omissione di atti di ufficio. Finché ci sono quelle regole noi le dobbiamo applicare. Sono altre le sedi per far valere le proprie ragioni, a cominciare dal Tar, dal Consiglio di Stato, dai Tribunali». Norme che in tanti contestano. Nate nel 1991 con la legge regionale, poi integrate da altre leggi e da una serie di ordinanze del Comune. Le ultime prevedono il divieto di passaggio in Canal Grande in alcune fasce orarie per certe categorie. I taxi con licenza rossa, ad esempio, possono passare solo dalle 16 alle 22, ma senza imbarcare o sbarcare clienti. Solo transito lungo il Canal Grande.

«Non si capisce perchè queste restrizioni valgono solo per noi», si infiamma Bacci, «le carovane e gli altri motoscafi vanno dove vogliono». La protesta riguarda il fatto che per i motoscafisti «regolari», secondo Bacci, le sanzioni non sono paragonabili alle sue. Eppure il sistema di controllo della velocità Argos e la vigilanza, anche con autovelox, dovrebbe garantire un controllo capillare. «Non sappiamo quando Argos funzioni», protesta un gondoliere, «a me è arrivata una multa perché non si leggeva bene il numero della licenza, ripreso dall’alto. Non mi pare che il servizio anti-moto ondoso sia attivo 24 ore su 24».

Le multe di Bacci intanto hanno raggiunto una quota record: 80 mila euro.

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