“Baby vongole” un piano per salvarle dai pescatori abusivi
CHIOGGIA. Un piano di monitoraggio di tutta la laguna, con uscite quindicinali, per “mettere al sicuro” il novellame di vongola dai predatori, soprattutto quelli umani. Il piano è stato definito, in questi giorni, dal Gral (Gestione risorse alieutiche lagunari), la società, controllata dalla Provincia, che coordina le attività di raccolta e allevamento delle vongole in laguna. Un’attività che, come noto, ha nella disponibilità di seme il suo fondamento e che, proprio per la mancanza di tale risorsa, ha subito, negli ultimi anni, pesanti ridimensionamenti.
Il novellame, viene prodotto naturalmente nelle cosiddette aree nursery ma, è oggetto di predazione da parte dei alcune specie ittiche, e soggetto a morìa in determinate condizioni climatiche. Questo, tuttavia, in passato, non ha impedito la disponibilità di grandi quantità di semina. Recentemente, invece, fattori climatici e ambientali ne hanno determinato una notevole riduzione. Il suo valore, quindi, è aumentato a dismisura, inducendo gli abusivi a rubarlo prima che lo potessero raccogliere gli operatori regolari. Ora, il piano del Gral mira ad assicurare la “scoperta” dei banchi naturali di semina in tempo reale, in modo da poterlo raccogliere subito e metterlo a disposizione degli operatori regolari.
«Questa attività», spiega l’assessore provinciale alla Pesca, Giuseppe Canali, «consentirà al Gral di avviare in breve tempo campagne di raccolta del novellame, da immettere negli impianti. Ritengo che una ricerca del seme svolta in maniera così scientifica e puntuale ci consenta non solo di essere immediatamente pronti alla sua raccolta, ma anche di non lasciarlo in balia di eventuali predazioni». (d.deg.)
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