Baby gang, arrestato ragazzo con una serra di droga in casa

Un’operazione serale della Polizia municipale porta anche alla denuncia di un minorenne. Tutti e due sono volti già noti
F.GAVAGNIN PORTOGRUARO POSTO DI CONTROLLO POLIZIA MUNIC. PER DINELLO
F.GAVAGNIN PORTOGRUARO POSTO DI CONTROLLO POLIZIA MUNIC. PER DINELLO

MARGHERA E SPINEA. Doppia operazione della polizia locale di Venezia a Marghera e Spinea. Trovato un minorenne spacciatore di funghetti e il fornitore poco più che dicottenne con una serra in casa. 

Torna a casa mentre arrestano il figlio e si sente male. Ieri sera una mamma è stata portata d’urgenza al Pronto soccorso di Mirano per un mancamento. Mentre si stava avvicinando alla sua abitazione di Spinea ha visto quattro auto della Polizia locale parcheggiate davanti al portone e ha capito che stava succedendo qualcosa. L’angoscia ha iniziato a salire incontrollabile ed è scoppiata in un mancamento quando ha realizzato che i vigili stavano portando via suo figlio, poco più che diciottenne, con l’accusa di spaccio. In una stanza è stata infatti trovata una coltivazione di marijuana e funghetti allucinogeni.

La donna si è sentita male ed è svenuta. La Polizia locale ha chiamato un’ambulanza ed è stata portata in ospedale fino a quando si è ripresa ed è tornata a casa. Il figlio è rientrato solo in tarda notte, quando le fotosegnalazioni in caserma si erano concluse. La polizia locale lo ha infatti arrestato. Il Pubblico ministero di turno ha confermato l’arresto, ma ha disposto la scarcerazione.

Tutto comincia nel tardo pomeriggio in via Banchina d’Azoto a Porto Marghera. La Polizia locale sta compiendo una perlustrazione nei luoghi noti dello spaccio. Ultimamente sono riesplosi numerosi casi di droga e baby gang e l’attenzione è al massimo. A un certo punto vedono un ragazzino che cammina da solo. La strada è buia, poco frequentata e i vigili lo fermano per un controllo. Ha 16 anni, ma è già un volto noto alle forze dell’ordine. Fa parte di una delle baby gang di Marghera, quella che un tempo stava in piazzetta Coin a Mestre e picchiava. La stessa che a Marghera più volte aveva fatto rissa con albanesi e ucraini. Un ragazzino, ma con un curriculum da pusher navigato.

I vigili gli chiedono se ha droga. Nega, ma alla fine scoprono che tiene 50 grammi di funghetti allucinogeni nelle mutande. A quel punto il minorenne viene denunciato e verrà segnalato alla Prefettura.

La Polizia locale riesce a risalire allo spacciatore numero uno, quello che distribuisce la droga, per capirsi. Abita a Spinea e non è uno sconosciuto. Anche lui fa parte di quelle bande che seminano terrore. Anche lui spaccia la roba senza scrupoli. Anche lui è un ragazzino, maggiorenne da poco.

La Polizia locale arriva con quattro auto davanti a casa. Suonano. La mamma non è in casa e lui apre. Capisce che sono lì per lui, ma pur sapendo che ha una serra in casa e che hanno appena beccato uno spacciatore che si è rifornito da lui, non si assume la responsabilità di quanto sta avvenendo. I vigili perquisiscono la casa e trovano una coltivazione di funghi allucinogeni e marijuana degna di un esperto. A quel punto le parole sono superflue. Scatta l’arresto e viene portato via, ma sull’uscio trova la madre che sviene dallo choc. —

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