Azzolini porta Vianini in tribunale
MOGLIANO. Il divorzio della Lista Giovani rischia di finire in tribunale, il sindaco Giovanni Azzolini accusa i suoi ex confluiti nel centro sinistra: «Citerò in giudizio Vianini per l'uso del mio logo». Il preludio della campagna elettorale per le elezioni amministrative a Mogliano, in programma a maggio 2013, è ormai entrato nel vivo. Ad animarlo sono anche i dissapori che riguardano la Lista Giovani, ormai divisa in tre fazioni. La forza civica fondata da Giovanni Azzolini nel 2001, con la scelta inedita del colore arancione, potrebbe diventare protagonista di una querelle giudiziaria. Alle ultime elezioni, quelle del 21 e 22 giugno 2009 gli orange si sono presentati con due simboli, quello della lista giovani per Mogliano e della lista Azzolini sindaco, imponendosi come primo partito in città con il 19,63% dei voti.
Sono bastati pochi mesi di governo e l'infatuazione leghista del primo cittadino per incrinare i rapporti arrivando nel 2011 al primo divorzio sfociato nelle dimissioni dell'assessore Alessandro Gosetto (oggi promotore della civica indipendente “Mogliano Guarda Oltre”) e nel passaggio di molti consiglieri all'opposizione. Oggi la Lista Giovani, rivendicando la sua autonomia dalla lista Azzolini Sindaco, dopo l'alleanza con la Lega Nord, è entrata pieno titolo nella coalizione di centro sinistra ed ha annunciato la propria candidatura alle primarie del 19 agosto, con l'ex assessore Alberto Vianini. Ma Azzolini non ci sta. «Farò causa a Vianini» ha annunciato.
Matteo Marcon
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