Azzolini: «Farò causa ai vecchi dirigenti»

Mogliano. Caso Spl, il sindaco punta il dito contro i funzionari «con evidenti conflitti d’interesse»
VATRELLA MOGLIANO NUOVI ASSESORI GIUNTA COMUNALE IN FOTO SINDACO NUOVA GIUNTA COMUNALE MOGLIANO
VATRELLA MOGLIANO NUOVI ASSESORI GIUNTA COMUNALE IN FOTO SINDACO NUOVA GIUNTA COMUNALE MOGLIANO

MOGLIANO. «Farò causa ai vecchi dirigenti, il danno erariale di Spl è colpa loro». Comunque vada a finire Giovanni Azzolini è pronto a dare battaglia. A pochi giorni dal terremoto legato al crac della società partecipata del Comune, il sindaco moglianese punta il dito contro i funzionari e annuncia un'azione di responsabilità nei loro confronti.

Azzolini è stato sindaco del centro sinistra dal maggio 2006 al marzo 2008, dopo la parentesi del commissario straordinario è tornato al governo della città nel giugno 2009. Il suo rapporto con le figure dirigenziali del Comune, ereditate dalle precedenti amministrazioni in cui ricopriva il ruolo di assessore, è sempre stato burrascoso. Al suo arrivo silurò l'allora segretario Giuseppe Carbone e ingaggiò una furente lotta con la dirigente all'urbanistica. Con l'ufficio contratti di Elena Quarto (contemporanemente direttore di Spl) e con l'ufficio lavori pubblici guidato dall'ingegner Alberto Di Martino non andava meglio e non è un caso, forse, che oggi nessuno di questi ex abbia ancora il posto.

Secondo Azzolini erano loro, urbanistica a parte, ad avere in mano “il giocattolo magico” di Spl: «In quel periodo storico» attacca Azzolini «c'erano figure con evidenti conflitti di interesse, figure dirigenziali responsabili del nucleo di controllo, che erano sia controllori che controllati. Sono tutte situazioni che ho ereditato. Poi c'è un dirigente che senza autorizzazione di giunta e consiglio aveva inserito la famosa clausola del 21%. Ci sono gli elementi chiari perchè io faccia causa a tutte queste figure. Aspetto comunque fiducioso l'esito dell'indagine della corte dei Conti».

«Nel 2009» ricorda «Azzolini sono stato mandato a casa per le divergenze sull'area ex Macevi ma anche per Spl. Oltre a rifiutarsi di pagare la commissione del 21% il Comune avrebbe dovuto contestare il contratto, dichiararlo nullo. Nessuno invece l'ha impugnato, la società ha continuato a mettere a bilancio quei crediti nei confronti dell'amministrazione e pian piano è stato eroso il capitale sociale».

Secondo la Guardia di finanza di Treviso il danno erariale legato a Spl ammonta ad almeno 2,2 milioni di euro più altri 2,8 milioni. Sono numeri pesanti, che in parte hanno già messo in ginocchio le finanze del Comune, costretto a tagli draconiani dei servizi che vanno ben oltre le comuni riduzioni di spesa per minori trasferimenti statali.

Matteo Marcon

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