«Azioni legali e settembre di protesta»
I sindacati dei dipendenti comunali si preparano a un settembre con eclatanti proteste in occasione della prossima Biennale del Cinema al Lido e della successiva Regata Storica con il risultato che le “baruffe veneziane” finiranno per essere riprese da televisioni e giornali di tutto il mondo.
E anche gli uffici legali delle organizzazioni sindacali sono in “prima linea” e preparano una serie di ricorsi legali contro le «decisioni unilaterali prese dall’amministrazione comunale sul piano contrattuale e sulla organizzazione del lavoro».
Il “braccio di ferro” con l’amministrazione comunale di Luigi Brugnaro, dunque sembra destinato a continuare e a diventare sempre più infuocato, anche all'indomani dell'approvazione in Senato che riduce da 18,3 a soli 1,3 milioni di euro la sanzione a carico del Comune per lo sforamento del Patto di Stabilità 2015, ma conferma le penalità per il pagamento del salario accessorio dei circa tremila dipendenti comunali, ancora bloccato, oltre che per lo stop a nuove assunzioni, con l'eccezione di quelle nelle scuole per l'infanzia. I sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl, Uil veneziane respingono al mittente le dichiarazioni del sindaco che li ha accusati di aver abbandonato il «tavolo della trattativa, rifiutando di discutere»
«Il sindaco Luigi Brugnaro» argomentano i sindacalisti «è un imprenditore intraprendente abituato più a comandare che a governare. Se la macchina comunale a cominciare da scuola e sicurezza va il tilt della sua incapacità di ascoltare i lavoratori e di dialogare con i loro rappresentanti sindacali perchè solo così si può garantire un confronto alla pari e costruttivo che rispetta le reciproche responsabilità e competenze e può facilitare il raggiungimento di un accordo capace di risolvere problemi vecchi e strutturali per il bene di tutti i cittadini».
«È francamente inaccettabile che il sindaco Brugnaro abbia la faccia tosta di dire che sono i rappresentanti dei lavoratori a non volere il confronto» precisa Carlo Alzetta, segretario della Fnp-Cisl «In verità, com’è accaduto sui suoi piani di riorganizzazione e decentramento della macchia comunale, è stato lui a rifiutare l’incontro dicendoci che si tratta di interventi di esclusiva competenza del sindaco e sui quali non è possibile nessuna contrattazione».
Mario Ragno, segretario della Fnp-Uil rincara la dose: «Se è vero che Brugnaro è pronto al dialogo con noi venga a sedersi al tavolo insieme all’assessore Zuin. Glielo chiediamo da mesi, ma per lui il dialogo non esiste, esistono solo ordini a cui gli altri devono obbedire senza fiatare. Per capire come vanno le cose, grazie alla linea unilaterale del sindaco, basta guardare il malessere che sta crescendo non solo tra i dipendenti comunali ma in tutta la città, mentre la macchina comunale sta andando alla deriva».
Sulla stessa linea il segretario della Fp-Cgil, che dopo aver ribadito che «i lavoratori protestano perchè hanno a che fare con un’amministrazione comunale chiusa in se stessa che non sa e non vuole cogliere le occasioni per risolvere con il confronto sindacale i problemi».
«Il decreto approvato in Senato» aggiunge Giordano «consente di assumere il personale inserito nelle graduatorie delle scuole per l’infanzia già definite dall’amministrazione e di bandire concorsi riservati al personale che abbia, presso l’ente, superato i 36 mesi di servizio, ma l’amministrazione comunale, al momento, non ha messo in atto al una procedura di reclutamento nonostante il decreto sia legge e l’apertura delle scuole deve essere garantita con congruo anticipo se non si vuole che le famiglie, loro malgrado, facciano altre scelte».
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