Aziende unite contro le ecomafie
Unire le forze per sconfiggere le ecomafie e creare posti di lavoro. È l’operazione che ha consentito a due aziende di Fossò, operanti nel settore del riciclaggio di rifiuti industriali, di aumentare i fatturati con punte del 40% e nonostante la crisi anche aumentare l’occupazione. Sono la EcoDreaming e la Nec New Ecology che danno lavoro a circa cento persone in Nona Strada, nella zona industriale di Fossò. Entrambe le aziende, nonostante i roghi che hanno colpito la vicina “Nuova Ecologica 2000”, non hanno mai avuto problemi con intimidazioni e minacce di tipo mafioso.
La EcoDreaming, una trentina di dipendenti, è subentrata due anni fa alla Stena, una multinazionale del settore dei rifiuti, e grazie alla nuova gestione dell’amministratore delegato Luciano Patruno è riuscita a ripresentarsi sul mercato. «Due anni fa», osserva il manager, «avevamo un fatturato azzerato, oggi è di circa 2,5 milioni l’anno. Abbiamo saputo risorgere grazie anche alla collaborazione delle forze sindacali e del personale. A fine 2015 abbiamo dovuto mettere in cassa integrazione il personale, situazione che è terminata a maggio scorso. Ma il grosso risultato lo dobbiamo anche alla collaborazione con la Nec New Ecology. Porta commesse e grossi vantaggi reciproci. Abbiamo assunto tre nuovi dipendenti e incrementato l’utile del 30-40% assicurando il lavoro ai 30 dipendenti, quasi tutti extracomunitari. Persone comunque che vivono da anni nel territorio e si sono perfettamente integrati».
«Quando ci si trova in difficoltà come eravamo», spiega Patruno, «è importante fare delle scelte. Non chiedere aiuto a persone sbagliate, chiedere aiuto e fare squadra con il territorio e le forze sane, questo ha pagato. Non abbiamo mai subìto minacce di tipo mafioso».
Lolita Candian invece è amministratore della Nec: «La nostra azienda opera da anni nel settore dei rifiuti, in particolare elettrodomestici, ha un mercato importante fra Veneto e Friuli e molte commesse in corso. Curiamo molto la sicurezza e la formazione del personale, circa 70 persone, la metà extracomunitari, tutti vivono in Riviera. Nella collaborazione con EcoDreaming abbiamo visto la possibilità di assegnare a loro quella parte di attività che già veniva inviata ad altre ditte, tagliando di centinaia di migliaia di euro l’anno le spese per i trasporti. Il nostro fatturato è circa 7- 8 milioni di euro l’anno, con un incremento del 10%».
Alessandro Abbadir
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