Aziende comunali, addio al Cda
Niente più Consigli di amministrazione nelle maggiori aziende controllate dal Comune - da Actv, al Casinò a Avm - ma un amministratore unico che deciderà per tutti con risparmi di tempi e di costi.
Lo prevede la delibera approvata ieri dal Consiglio comunale su proposta del sindaco Giorgio Orsoni, è che consentirà appunto - come prevede la nuova normativa introdotta dal decreto sulla spending review fatto approvare dalGoverno Monti - alle società controllate dal Comune di Venezia che prevede la possibilità di istituire un Amministratore Unico al posto del Consiglio di Amministrazione. In questo modo, in base alle specifiche caratteristiche delle singole Società, la gestione delle stesse, potrà essere affidata dall'Amministrazione Comunale, ad un unico manager al fine di conseguire un risparmio di costi degli organi societari, una maggiore efficienza gestionale e una maggiore impronta decisionale.
Il provvedimento, che non si applica alle società comunali partecipate anche da altri soci con quote importanti, costituisce un'ulteriore tappa nel processo di razionalizzazione delle società comunali avviata dalla Giunta. Non sarà un processo automatico, però, perché come prevede un emendamento della stessa Giunta al provvedimento approvato ieri in aula, sarà lo stesso sindaco a decidere quali società avranno un unico amministratore e quali invece potranno continuare ad avere un Consiglio di amministrazione.
Neanche ieri invece il Consiglio ha approvato il regolamento della Tares, la nuova imposta sui rifiuti, che prevede anche, in base a un emendamento di Giunta, riduzioni della tassa in base alla consistenza dei nuclei familiari e alle dimensioni dell’abitazione e anche possibilità di sgravi per aree “virtuose” nella raccolta differenziata.
Presentati numerosi emendamenti, ma non si è potuto procedere perché sul regolamento - proprio per valutare il peso effettivo di sgravi e agevolazioni - serve prima un parere dei revisori dei conti. È stata invece esaminata con numerosi emendamenti per essere poi approvata in serata , la delibera che fissa la partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale, con la possibilità di indire referendum consultivi su singoli temi da sottoporre poi al giudizio del Consiglio Comunale. Un percorso partecipato che prevede per i cittadini la possibilità di raccogliere firme su temi e questioni che possano poi trasformarsi in vere e proprie delibere di iniziativa popolare da sottoporre poi al giudizio dell’aula di Ca’ Farsetti.
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