Avvocato-scrittore vince il «Premio Calvino»: sarà pubblicato da Einaudi
VENEZIA. Sarà Einaudi a pubblicare, ad inizio 2014, «Cartongesso» di Francesco Maino, il romanzo vincitore del XXVI Premio Calvino. Nato nel 1972 a Motta di Livenza, Maino fa l’avvocato penalista a Venezia. La Giuria, composta da Irene Bignardi, Maria Teresa Carbone, Matteo Di Gesù, Ernesto Ferrero e Evelina Santangelo ha premiato «Cartongesso» «per la sua natura felicemente ibrida, non è un romanzo e non è un saggio, è un azzardo che nulla toglie alla sua capacità di coinvolgimento e alla straordinaria potenza inventiva della lingua».
Un’invettiva contro il disfacimento del Veneto e dell’intera nazione e la sua trasformazione in un non-luogo di consumi banali, di vite perse in una generale omologazione, di cui è emblema la corruzione della parola. Il libro è un bilancio insieme personale e collettivo, nel quale la disperazione di un individuo e il suo intenso e inquieto disagio diventano una foto di gruppo antropologicamente esatta ed espressivamente efficace. Un’invettiva, ma anche un congedo che l’autore mette in atto mascherandosi dietro la figura di Michele Tessari, un avvocato quarantenne affetto da disturbo bipolare, metafora dell’odio-amore provato per la propria terra.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia