Avvocati verso le elezioni: adesso le liste sono ben tre

VENEZIa. È stata presentata una terza lista per le elezioni per il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Venezia, che si svolgeranno dal 23 al 26 febbraio prossimi. Si tratta della «Lista indipendente»: otto avvocati con una media d’età di 35 anni, soltanto uno ha superato i 40. Ecco i loro nomi: Aurora Buccafusca, Daniele Costantini, Costantino Fabris, Linda Faccini, Andrea Firpo, Eleonora Gallo, Alvise Moretto e Fabio Sarra. «La nostra iniziativa nasce dalla convinzione che oggi è necessario anche il contributo di noi giovani per un confronto vero e partecipativo, reso con determinazione, serietà ed entusiasmo, al servizio dell'Avvocatura Veneziana» spiega l’avvocato Costantini, «per questo motivo ci presentiamo con una lista composta da giovani avvocati, con l'intento di entrare a far parte del Consiglio dell'Ordine e portare le nostre idee e proposte nell'ottica di un dialogo costruttivo con gli altri colleghi, a beneficio di tutta la categoria». «Riteniamo che sia una questione di responsabilità: è arrivato il momento di partecipare al processo decisionale!» conclude il legale che ha studio a Mestre.
La prima lista ad essere stata presentata è quella «Unitaria per il rinnovamento», che ha l’appoggio di tutte le associazioni forense, delle Camere penale e civile, dell’Associazione giovani avvocati e delle Camere territoriali. Il candidato presidente per loro è l’avvocato Paolo Maria Chersevani, mentre gli altri quattordici sono Massimo Aprile, Federica Bassetto, Eraclio Basso, Tommaso Bortoluzzi, Alvise Bragadin, Fabiana Danesin, Vincenzo Di Stasi, Luisa Londei, Cristina Martini, Marco Rigo, Giuseppe Sacco, Federica Santinon, Mario Scopinich e Graziano Stocco.Il programma sostiene che «è indefettibile l’esigenza di un totale rinnovo dei vertici del Consiglio dell’Ordine, garantendo l’avvicendamento periodico dei suoi rappresentanti, non oltre due mandati, nel rispetto della nuova legge professionale». Inoltre, puntano a «recuperare un rapporto di fiducia e colleganza con tutti gli iscritti». Infine, sostengono «che è opportuno mantenere ed anzi migliorare i rapporti con la magistratura al fine di confermare lo spirito di collaborazione che, ha sempre caratterizzato il rapporto tra Curia e Foro a Venezia, e ciò al fine di offrire un sempre migliore servizio giustizia, nel rispetto delle reciproche prerogative».
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