Avvocati contro le richieste retroattive di Enel

La Federconsumatori mette in campo i suoi legali. Nel mirino la norma che lo permette
Marano di Mira (Venezia): conferenza sul passante BABATO ALFEO 24/01/2003 © Light Image studio Morsego
Marano di Mira (Venezia): conferenza sul passante BABATO ALFEO 24/01/2003 © Light Image studio Morsego

MIRA. Sono troppi i casi che si verificano in cui l’Enel chiede retroattivamente importi salatissimi alle persone o alle aziende per errori che lei stessa commette. Gli ultimi casi registrati in Riviera del Brenta (avvenuti la scorsa settimana a uno scatolificio di Pianiga e una gelateria di Mira) sembrano stare lì a dimostrarlo.

Ora però c’è una reazione legale. «Quella su cui fa leva la società fornitrice dell’energia elettrica è però una norma che riteniamo ingiusta e vessatoria nei confronti dei consumatori. Contro questa norma e questo comportamento intendiamo agire legalmente». A dirlo è il rappresentante di Federconsumatori della Riviera del Brenta e del Miranese, Alfeo Babato, dopo aver denunciato il caso di una gelateria di Mira Taglio che si trova in via Nazionale, che dovrà pagare quasi 13 mila euro per dei calcoli sbagliati nella bolletta a partire dal 2013. Una situazione simile è capitata anche ad una attività di Pianiga la “Gondola srl Triveneto”, uno scatolificio con una quarantina di dipendenti che si è visto recapitare una bolletta da 287 mila euro. Un sacco di soldi, troppi, visto che ora il proprietario si vede in difficoltà a pagare. Per questo ha minacciato di lasciare i suoi dipendenti a casa se verrà sospesa l’erogazione di energia elettrica.

Solidarietà agli imprenditori è arrivata anche dagli enti locali in questi giorni, mentre Enel in entrambi i casi ha fatto sapere di essere disponibile alla rateizzazione dell’importo.

«Quello che proprio non va», spiega Babato, «è questa norma che permette ad Enel di recuperare soldi retroattivamente nonostante gli errori siano suoi. Credo che oltre a questi due casi in Riviera ce ne siano altri sparsi in tutta il territorio dell’ex provincia. Con il nostro avvocato Carlo Pognici, siamo pronti ad agire legalmente contestando se necessario la stessa norma che consideriamo ingiusta e vessatoria». (a.ab.)

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