Avvistati fenicotteri sulle barene artificiali della Laguna Sud

Un gruppo di fenicotteri sono stati avvistati sulle barene costruite per la salvaguardia dell’ecosistema lagunare. Per il Consorzio Venezia Nuova è un «buon indicatore ambientale»

VENEZIA. Francesco Scarton, esperto ambientale, naturalista, che collabora con il Consorzio Venezia Nuova, rivela la presenza di grandi gruppi di fenicotteri sulle barene artificiali costruite nell'ambito dei lavori di salvaguardia dell'ecosistema lagunare. «Per la prima volta - dice Scarton - i fenicotteri sono arrivati sulle barene artificiali ricostruite dietro le casse di colmata in laguna sud». In questi giorni, infatti, le barene della Novisso, quella del Lago dei Teneri e della Volpego sono invase da fenicotteri nella fase di alimentazione: ne sono stati contati circa 500. È uno dei successi dell'attività del Magistrato alle Acque che, attraverso il Consorzio Venezia Nuova, porta avanti da decenni interventi di ricostruzione di strutture morfologiche.

Le osservazioni recenti nella laguna di Venezia confermano la presenza di una ricchezza specifica di assoluto rilievo: l'avifauna acquatica è notevolmente aumentata. Le osservazioni di campo dimostrano soprattutto l’elevata importanza che le barene artificiali, per la loro varietà di micro-habitat, hanno raggiunto non solo per la nidificazione o come posatoio durante le alte maree, ma anche come sito di alimentazione per diversi uccelli acquatici, in particolar modo nel periodo invernale.

I fenicotteri sono ospiti relativamente recenti della laguna e fungono, insieme ad altre specie di uccelli acquatici, da ottimi "indicatori ambientali" e di misura degli effetti della riqualificazione e di ricostruzione di habitat. Gli uccelli sono considerati tra i migliori "indicatori ambientali" perché si trovano agli apici della catena alimentare e dipendendo, in alcuni casi, strettamente dalle risorse idriche per l’alimentazione. Essi sono notevolmente esposti ai rischi connessi all’inquinamento acquatico, oltre a quelli inerenti una cattiva gestione delle acque (per esempio, la brusca variazione dei livelli idrici).

«In questo ambito - rivela Scarton - il monitoraggio ornitologico svolto nella laguna di Venezia è in sintonia con quanto previsto dalle Direttive europee e dai protocolli praticati in altri Paesi europei».

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