Avm, soluzione temporanea: Valenti assume le deleghe di Seno
Il manager ha lasciato a fine dicembre l’incarico, il Comune deve aprire un bando per il successore. Il sindacato sul piede di guerra: «Il nuovo manager pensi a coprire i posti vacanti nell’organico»
Si concretizza con il nuovo anno la svolta al vertice del gruppo Avm. Come annunciato l’ingegner Giovanni Seno dal primo gennaio ha lasciato la direzione generale della holding della mobilità veneziana. Poteva restare fino a giugno 2025 ma alla fine l’accordo con Cda e giunta Brugnaro ha portato, come reso noto a novembre, alla intesa per una uscita anticipata dal 1 gennaio 2025.
«Tale decisione, presa in accordo tra le parti, trae origine da una attenta valutazione effettuata alla luce dei reciproci futuri interessi, tra cui quello di consentire la corretta tempistica di pubblicazione del bando per la ricerca del nuovo Direttore Generale del Gruppo Avm, stante la prossima naturale scadenza dell’incarico», spiegava la nota di Comune e Avm di oltre un mese fa.
Un addio che ha anche a che fare con l’indagine “Palude”, in cui è indagato anche lo stesso Seno. L’ingegnere non commenta, neanche dopo l’ufficializzazione dell’addio. Seno per oltre un decennio ha diretto la Mobilità in città con amministrazioni di diverso colore politico. Prima con l’ex sindaco Giorgio Orsoni, poi la conferma dal commissario straordinario Zappalorto, ed è rimasto al suo posto con l’amministrazione Brugnaro, impegnatissimo nel risanamento dei conti del gruppo ma anche in difficilissime vertenze con i lavoratori, culminate in vari scioperi.
Ora si pensa al dopo Seno.
«Le deleghe del direttore generale sono state assegnate internamente», dicono dall’azienda.
Il Direttore Amministrazione Finanza e Controllo di AVM, dottor Mauro Luigi Valenti assume il ruolo di procuratore generale ad interim, «garantendo la continuità operativa insieme all’attuale management. Nelle prossime settimane verrà predisposto il bando per il nuovo Direttore Generale», ci viene confermato.
Valenti ha già firmato i primi ordini di servizi. Il management dell’azienda deve traghettare il gruppo in questo periodo. I nomi sono noti: Cuzzolin è il direttore operativo di navigazione, Diana per l’automobilistico. E poi il Cda, di nomina comunale, presieduto dall’avvocato Paolo Pettinelli. E i presidenti di Actv e Vela, Scalabrin e Rosa Salva, con il direttore D’Oria.
«Il gruppo continua a lavorare con i presidenti, il consiglio di amministrazione, i dirigenti perché Avm è gruppo strutturato e dotato di funzionari capaci e attenti», dice il presidente di Actv, Luca Scalabrin. Piero Rosa Salva (presidente Vela) non si scompone. «La macchina è perfettamente rodata. Si va avanti in attesa delle scelte dell’amministrazione comunale».
Il bando è atteso nei prossimi giorni. Lo sanno anche i sindacati. Da Usb, spiega Alberto Cancian, la proposta sarà di un «incontro con l’azienda e l’assessore Michele Zuin perché il 2025 è un anno di partite importanti».
E Marino De Terlizzi per la Cisl: «Più che nomi ci interessa una controparte capace di fornirci tutte le risposte di cui abbiamo bisogno».
La prima, fondamentale, partita è quella della copertura dei posti mancanti in particolare tra i piloti della navigazione. Avm è la seconda più importante partecipata del Comune di Venezia, dopo Veritas. Il gruppo garantisce lavoro a oltre 2.900 dipendenti. Nel bilancio 2023 Avm Spa è arrivata a superare i 600 mila euro di utile con un piano di investimenti da oltre 388 milioni per nuovi ferry boat, 90 bus a idrogeno e 44 elettrici.
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