Avm, cinque dirigenti sopra i 100mila €

L’azienda della Mobilità spende un milione l’anno (più i premi) per i suoi vertici. Le opposizioni sollecitano chiarimenti
Di Alberto Vitucci

Cinque dirigenti sopra i 100 mila euro, altri cinque tra i 70 e gli 80mila euro l’anno. Premi di risultato esclusi. Avm, l’azienda per la mobilità di proprietà del Comune, si conferma come la società con il maggior numero di dirigenti ben pagati. Il costo annuo per i compensi dei vertici è di oltre un milione di euro. Cifre su cui le opposizioni hanno annunciato una richiesta di chiarimenti al sindaco.

Il più pagato, come emerso dalle classifiche pubblicate sul sito del Comune nel 2015, è l’amministratore delegato - da qualche mese trasformato in direttore generale dal nuovo Cda il 13 novembre scorso - Giovanni Seno. Percepisce 150 mila euro l’anno (con l’amministrazione precedente erano 130 mila) e proprio nel primo Cda del 2016, presieduto dall’avvocato Paolo Pettinelli, gli è stato riconosciuto un premio di 30 mila euro per i «risultati raggiunti». Viaggia sopra i 130 mila euro (132.308 per l’esattezza) anche il direttore del settore amministrazione, Finanza e Controllo Mauro Luigi Valenti, in carica dal 2012, che può percepire anche una retribuzione di risultato annuale pari al 17 per cento del compenso. Nei livelli alti anche Nicola Cattozzo, direttore generale operativo (in carica dal giugno 2013) che guadagna 130 mila euro, con premio del 30 per cento in più. Carlo Alberto Papaccio, direttore del Personale ne prende 125 mila (con premio del 17 per cento), Camilla Temperini, direttore acquisti e dell’ufficio legale 120 mila più premio. Una pattuglia che comprende anche il direttore vendite e controlli Claudia Lazzarini (85 mila euro, nominata nell’aprile del 2014); il direttore amministrativo Emanuele Filippi con 81.800 euro, Guido Franchin dirigente della sezione legale e acquisti e il dirigente Mauro Milani con 80 mila euro. E infine la nuova dirigente - nominata da Seno nel luglio 2015 - Roberta Barbacane con 77 mila euro. Anch’essi con la possibilità di aggiungerne altri 14-15 mila di premio. Una pattuglia consistente, a cui vanno aggiunti i dirigenti delle società collegate Actv (amministratore Giovanni Seno), Vela (presidente Piero Rosa Salva, direttore Vincenzo Monaco) e Pmv. Spese che adesso il Comune ha messo sotto i riflettori, come quelle per i compensi dei dirigenti delle altre aziende, a cominciare dalla Casinò spa. Che ancora non compaiono nel sito come vorrebbe la normativa sulla trasparenza.

«La nuova amministrazione ha deciso di limitare le nomine a un periodo di 12 mesi», dicono a Ca’ Farsetti. A fine 2015 si tireranno le somme, sugli amministratori e sui dirigenti. E si deciderà se confermarli o meno». Anche questo, dice il sindaco Brugnaro, «un segno del cambiamento». Non più nomine triennali ma annuali, dunque. E un programma di razionalizzazione delle aziende comunali che prevede lo scioglimento di Insula e di Pmv, già avviato dall’assessore alle Aziende Michele Zuin. I compensi degli aministratori delle aziende comunali erano stati ridotti qualche anno fa ai presidenti, emolumenti molto più alti per gli amministratori.

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