Aviaria, un altro focolaio a Piove e Campagna Lupia
MIRA. Il contagio dell’aviaria si diffonde. Dopo Giare di Mira è stato trovato il virus in un altro allevamento disposto in 4 capannoni tra Piove di Sacco e Campagna Lupia. Intanto attorno all’azienda avicola colpita dal virus H5N8 dell’aviaria a Giare di Mira Usl 3 e Comune hanno stretto un vero e proprio cordone sanitario per evitare che l’epidemia si diffonda. 43.500 tacchini (20.500 a Giare e 17 mila a Piove e 5 mila a Campagna Lupia) verranno abbattuti ed inceneriti entro una settimana. I focolai di influenza aviaria riscontrati in allevamenti a Mira, Piove e Campagna Lupia hanno portato all’emanazione da parte della Regione di un’ordinanza che dispone una serie di misure restrittive per contenere la diffusione del virus. Disposta un’area “di protezione” e una definita “di sorveglianza”. Quella di “protezione” in cui l’emergenza è alta è delimitata nel Comune di Mira: a ovest e a nord della Laguna, a sud dell’Idrovia. Nel Comune di Campagna Lupia: a est Ferrovia Venezia-Piove e a ovest della Laguna. Nel comune di Piove di Sacco: a est Ferrovia e a nord della SS16. Nel Comune di Codevigo: a nord della statale 16 e a ovest della Laguna. Nel Comune di Campolongo: a est della Ferrovia.
Il rischio per la salute dell’uomo per il virus H5N8 è altamente improbabile secondo gli esperti dell’Usl 3 anche se la possibilità teorica non è esclusa. Federconsumatori intanto chiede che siano dati ai cittadini informazioni chiare sulla salute alimentare di fronte a questi eventi.
A spiegare nel dettaglio come intendono agire le autorità sanitarie è Stefano Zelco responsabile servizio veterinario Usl 3, del distretto di Dolo e Mirano: «Sabato 21 abbiamo ricevuto dalla rete degli Istituti Zooprofilattici la segnalazione di un sospetto di influenza aviaria in un allevamento di tacchini a Giare di Mira. L’allevamento è stato messo sotto sequestro ed è stato avvisato il sindaco di Mira, principale autorità sanitaria del paese, cui compe l’ordinanza di abbattimento degli animali. Dal momento della conferma della positività, sono state applicate le procedure regionali, che prevedono l’abbattimento degli animali presenti in azienda e l’invio all’incenerimento delle loro carcasse. Tutto si concluderà entro la settimana».
Ad abbattere i tacchini è stata incaricata una ditta specializzata che ieri operava a Giare, munita di tute e mascherine. Con le misure messe in atto Zelco esclude categoricamente un rischio di contagio per la popolazione: «Queste procedure escludono il rischio di contagio della popolazione e anche degli operatori. Tutta l’area nelle vicinanze dell’allevamento è stata posta in “quarantena” con una zona di protezione e di sorveglianza intorno alla sede del focolaio, nelle quali verranno applicate rigide misure: censimento degli allevamenti avicoli, verifica della salute degli animali allevati; prelievi negli animali, per verificare eventuali malattie. disinfezione degli automezzi degli allevamenti; restrizione alla movimentazione di tutti gli animali sensibili al virus».
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