Aveva lavorato in ospedale a Mestre
MOGLIANO. «Siamo sconvolti, mio marito era stato con lui fino alle tre di pomeriggio: erano molto amici è un duro colpo per tutta la nostra comunità». Wally Zorzi, presidente dell’associazione di quartiere di Mazzocco, è stata tra le prime ad essere informata sulla tragica morte di Luigino Fusaro. Un uomo sportivo, longilineo: niente lasciava sospettare che potesse perdere la vita a 64 anni, mentre giocava a tennis, colpito da un infarto improvviso. «Non un semplice vicino di casa ma un vero amico» racconta Wally Zorzi «appena abbiamo saputo dell’accaduto ci siamo premurati di avvisare sua moglie, ma non si trovava perché era andata a fare una passeggiata. Darle quella notizia è stato straziante». Era entrato da poco in campo, Fusaro, la partita non era ancora iniziata: «stavano solo palleggiando», raccontano al Tennis Club, in via colelli. Fusaro si è accasciato sul terreno di gioco ed è stato subito soccorso, dall’istruttore, Giovanni Barolo, che stava allenando alcuni ragazzini nel campo di fianco.
E mentre i soccorritori cercavano di fare tutto il possibile per salvare la vita a Luigino Fusaro, a Mazzocco i famigliari, la moglie e la figlia Alessia dopo essere stati contattati apprendevano la triste notizia del suo malore. «Era andato in pensione da poco», racconta la presidente del quartiere di Mazzocco, «lavorava come tecnico nel reparto di radiologia all’ospedale di Mestre. Era un grande appassionato di tennis e di carte. Quasi tutti i pomeriggi si incontrava con mio marito per le partite di scopone scientifico che si fanno qui in quartiere. Era bravissimo e faceva anche qualche competizione». Fusaro verso la fine delgii anni ’70 è stato anche eletto in consiglio comunale nelle file della Dc: «Fu un periodo d’oro nel quale vennero eletti quattro consiglieri di Mazzocco» ricorda Wally Zorzi che è stata anche insegnante elementare della figlia «era una splendida persona che mancherà sicuramente, una perdita improvvisa e pesante». «Perdiamo non solo un socio ma un amico» ha commentato il presidente del Tennis Club, Leopoldo Arcari, che per tutta la serata ha presenziato alle operazioni di rito con le forze dell’ordine e il magistrato. «Abbiamo iniziato assieme», ricorda Ugo Rossi, suo ex collega, «era infermiere, poi dopo la scuola di radiologia, era diventato capo tecnico in medicina nucleare». Da alcuni anni, Luigino Fusaro si godeva la pensione, purtroppo non abbastanza.
Matteo Marcon
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